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Cronaca mercoledì 08 maggio 2024 ore 11:45

Preziose epistole di Altiero Spinelli tornano all'Archivio Ue

La restituzione delle epistole all'archivio storico europeo
La restituzione delle epistole all'archivio storico dell'Ue

La corrispondenza d'alto valore storico e istituzionale è stata recuperata dai carabinieri dopo la comparsa in un'asta online. Restituiti 21 documenti



FIRENZE — Una rara lettera comparsa all'asta online, firmata dall'allora ministro degli esteri Aldo Moro e indirizzata nel 1973 all'onorevole Altiero Spinelli, ha portato i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Firenze e Udine a ritrovare 21 preziosi documenti di colui che è considerato fra i padri fondatori dell'Unione europea.

La corrispondenza di Spinelli recuperata nel corso dell'indagine adesso è stata riconsegnata all’Historical Archives of the European Union di Villa Salviati a Firenze.

L’attività investigativa che ha portato a sequestrare questo importante gruppo di lettere era partita nel 2021 da parte dei militari Tpc di Firenze, dopo che era stata individuata la vendita sui canali di aste online di una rara lettera dattiloscritta con firma autografata dell’allora ministro degli Affari Esteri onorevole Aldo Moro, con Altiero Spinelli. La missiva era datata 1 Agosto 1973

"Il codice civile stabilisce che gli archivi e i documenti degli enti pubblici sono soggetti al regime del demanio pubblico e, pertanto, sono inalienabili. Di conseguenza, tali documenti rientrano nella previsione normativa dei beni culturali che appartengono allo Stato o ad enti pubblici", spiegano in una nota i militari dell'Arma.

La ricostruzione del canale di vendita ha portato i carabinieri dell’arte a individuare in un 40enne residente nella provincia di Pordenone colui che aveva messo in vendita la lettera in questione. Nei suoi confronti la procura pordenonese ha quindi emesso un decreto di perquisizione e sequestro per il reato di ricettazione. L’uomo è stato molto collaborativo confermando che, quale appassionato di lettere autografate, aveva effettuato l’acquisto presso i canali dell’e-commercee presso i mercatini di oggetti usati.

Oltre al sequestro di quella lettera, però, i carabinieri hanno scoperto la presenza di altra documentazione simile, tutta appartenente a corrispondenze importanti che riguardano ministeri ed altri enti pubblici. In particolare, ecco i 21 documenti scritti da Altiero Spinelli, o a lui diretti, con particolare riguardo alle sue funzioni svolte in ambito di quella che, a quei tempi, era ancora la Comunità economica europea (Cee).

Le lettere recuperate

Le lettere recuperate

Altiero Spinelli e le sue epistole

Politico italiano scomparso nel 1986, Altiero Spinelli è considerato uno dei padri fondatori dell’Unione europea. Noto per i suoi scritti che hanno influenzato il processo di integrazione europea post bellica, è l’autore del “Manifesto per l’Europa libera e unita”, più conosciuto con il nome di “Manifesto di Ventotene”, che redasse nel 1941 con il contributo di Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni durante il periodo in cui fu confinato sull’isola pontina. 

Fu deputato della Repubblica ed europarlamentare dal 1979 al 1986, assolvendo a diversi incarichi nell’ambito delle politiche europee.

Nella successiva fase di analisi, le lettere sono state fatte visionare al direttore degli Archivi Storici dell’Unione Europea con sede presso l’Istituto Universitario Europeo di Villa Salviati a Firenze, il quale ha riferito che i documenti sono certamente originali, ancorché inediti, e sono attinenti al Fondo Spinelli lì conservato, vincolato per il riconosciuto di interesse storico culturale. 

Tutti documenti e le corrispondenze con gli uffici delle istituzioni europee devono essere conservati presso l’archivio di Villa Salviati a cui devono confluire dopo 30 anni da quando sono stati prodotti. Gli atti restituiti costituiscono, sicuramente, materiale sottratto in modo illecito ma in data e circostanze impossibili da accertare, stante il tempo trascorso.

Oltre ai documenti riconducibili alle corrispondenze con l’onorevole, sono state sequestrate altre 5 lettere che riguardavano interlocuzioni con il Comune di Treviso e con alcuni comandi militari del territorio. Questi documenti statali sono destinati ad essere consegnati alla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto di Venezia, competente per il Veneto, secondo il medesimo provvedimento di dissequestro emesso da parte della procura pordenonese.

L’attività compiuta da parte dei Nuclei di Firenze e Udine si inquadra in modo organico nell’azione di coordinamento investigativo finalizzato al contrasto dei reati in tema di patrimonio culturale che, in questo caso, ha consentito il recupero di prezioso materiale archivistico di importanza europea. 


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