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Attualità domenica 21 febbraio 2016 ore 17:03

Fusioni dei Comuni, referendum l'8 e 9 maggio

Il 17 aprile è stato indetto il referendum nazionale sulle trivelle e quindi i sei referendum consultivi sulle fusioni dei Comuni sono stati rinviati



FIRENZE — "Fare entrambe le consultazioni nelle stesse date sarebbe stato quindi troppo complicato - spiega la Regone Toscana in una nota - Il referendum nazionale si svolgerà in un solo giorno e quelli locali in due; inoltre la spesa del referendum sulle trivelle è sostenuta dallo Stato e di quelli sulle fusioni dalle Regioni ed è molto diversa anche la base elettorale: per le fusioni, potranno esprimersi anche gli stranieri residenti da almeno cinque anni".

Il relativo decreto è stato firmato dal governatore Rossi al termine della scorsa settimana e la pubblicazione avverrà nei prossimi giorni. 

Sono chiamati alle urne i cittadini di San Marcello e Piteglio sulla montagna pistoiese, di Castellina Marittima e Riparbella in provincia di Pisa e di Capolona e Castiglion Fibocchi in provincia di Arezzo.

In tutta la Toscana dal 2012 ad oggi sono stati 17 i referendum che si sono svolti in Comuni che avevano deciso di fondersi. Per 9 è stata decisa la fusione. Otto referendum non sono invece passati.

I referendum precedenti
Il primo dei diciassette referendum che ci sono già stati è stato quello del 6-7 maggio 2012 in Casentino, che ha coinvolto tredici diversi comuni ma bocciò il comune unico. Il 21-22 aprile 2013 di referendum ce ne sono stati ben quattro: negli otto comuni dell'Elba vinsero i "no", mentre si sono fusi Figline e Incisa, Castelfranco e Piandiscò, Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Il 16 giugno 2013 è stata la volta di Castel San Niccolò e Montemignaio, dove i cittadini hanno detto che la fusione non era da farsi.
Altri nove referendum si sono svolti il 6-7 ottobre 2013. Nel pisano i cittadini di Peccioli e Capannoli bocciarono la fusione con Palaia, dove avevano prevalso i "sì", mentre sono diventati un comune unico Lari-Casciana Terme e Lorenza-Crespina. Via libera anche al nuovo comune di Pratovecchio Stia e a quello di Scarperia e San Piero a Sieve nel Mugello, mentre un "no" è stato registrato per Suvereto e Campiglia e per la proposta di un comune unico di Villafranca e Bagnone. Saltata anche la fusione tra Aulla e Podenzana e Borgo a Mozzano e Pescaglia. Il penultimo referendum si è tenuto il 26-27 ottobre 2014, con la nascita dal nuovo comune di Sillano Giuncugnano. Poi c'è stato il 29-30 novembre 2015 quello dell'Abetone e Cutigliano, con il via libera alla fusione ricevuto a gennaio dal Consiglio regionale.


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