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Attualità lunedì 17 ottobre 2016 ore 16:10

L'italiano si guarda allo specchio a Firenze

Inaugurata in Palazzo Vecchio la terza edizione degli Stati Generali della lingua italiana. I lavori sono stati aperti dal premier Matteo Renzi



FIRENZE — La città di Dante ospita per la terza volta gli Stati Generali della lingua italiana organizzati dal Ministero degli Esteri insieme a quelli dell'Istruzione e dei Beni culturali e dedicati alla tutela dell'italiano fuori dai confini nazionali. Un'idea nata con la prima edizione del 2014 e che si è concretizzata con il lancio del nuovo Portale della Lingua Italiana. Il progetto è stato illustrato dal direttore generale per la promozione del sistema Paese del Ministero degli Esteri, Vincenzo De Luca. Si tratta di un canale di accesso che permette di studiare l'italiano all'estero, con informazioni, indirizzi, notizie e approfondimenti. 

Il sito è disponibile in lingua italiana, ma è allo studio una versione in inglese, ed è stato predisposto dal Poligrafico dello Stato, con un investimento di 15 mila euro. "Il valore aggiunto - ha spiegato De Luca - non è nella redazione del portale, ma nell''interazione di tutti i soggetti del sistema, 130 ambasciate, 80 consolati, 80 istituti di cultura per raccogliere i dati, una rete potentissima che mettiamo a disposizione del sistema".

Ad aprire i lavori nel Salone dei Cinquecento è stato il premier Matteo Renzi. Con lui la ministra dell'istruzione Stefania Giannini. Il premier ha detto:  "Abbiamo messo soldi nelle scuole per l'italiano all''estero, ma serve una gigantesca scommessa culturale sul made in Italy". Prima ancora di aprire i lavori il presidente del Consiglio ha dovuto rimediare a una frase del viceministro degli Esteri Mario Giro che ha dichiarato: "Noi siamo la lingua del sì, basta con i no pessimisti e rassegnati".

"Il riferimento di Giro al sì era un dotto riferimento al 33esimo canto dell'Inferno dantesco", in cui si parla degli italiani come delle "genti del bel paese là dove ''l sì suona - ha detto Renzi -questa la mettiamo a verbale per le polemiche. Con questa citazione, caro Mario, mi metti in difficoltà: i miei studi di Dante sono arrugginiti, ma credo sia la stessa terzina in cui dice ''ahi Pisa, vituperio delle genti'' - ha concluso scherzando - e visto che devo essere a Pisa fra un paio d'ore siamo entrati in un giro di gaffes imbarazzante...". 

Alla promozione dell'italiano sono stati anche destinati 50 milioni di euro inseriti in legge di stabilità.

La stessa giornata è stata anche contrassegnata dalle proteste. Il leader di Azione nazionale Gianni Alemanno è sceso in piazza per protestare contro le eccessive concessioni all'inglese nei testi di legge, come nel caso del Jobs Act e per presentare insieme al consigliere regionale del Trentino Alessandro Urzì e al deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano una proposta di legge per difendere l'italiano dagli anglicismi (vedi articolo collegato). 

Lo stesso Urzì ha anche lanciato l'allarme (vedi articolo collegato) sulla trattativa in corso tra Governo e autonomisti altoatesini a Bolzano per eliminare alcune scritte in italiano dai nomi dei luoghi, lasciando solo quelli in tedesco 


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