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Cronaca martedì 13 febbraio 2024 ore 18:50

Oro ed edilizia, 193 lavoratori in nero, uno minorenne

Il ragazzino era anche privo di permesso di soggiorno. Sanzioni per oltre 380mila euro, scoperta evasione per 3,3 milioni, raffica di denunce

PROVINCIA DI AREZZO — E' di 139 lavoratori in nero individuati, alcuni stranieri irregolari e uno addirittura minorenne, ed evasione scoperta per 3,3 milioni di euro il bilancio di una serie di controlli effettuati nella provincia di Arezzo dalla guardia di finanza in aziende del settore orafo ed edile e che hanno portato a una raffica di denunce per titolari e amministratori delle imprese ed alla sospensione di una delle attività.

La prima ditta è stata controllata dopo che le Fiamme Gialle avevano notato all'esterno di un capannone numerose biciclette nel pomeriggio di un giorno festivo. I militari sono entrati all'interno, sorprendendo al lavoro dipendenti di origini straniere intenti nella saldatura di componenti di oggetti preziosi.

Sono stati tutti identificati ed è stata esaminata la documentazione a loro relativa da cui è risultato che su 39 lavoratori extracomunitari presenti, 24 erano completamente in nero, mentre i restanti 15 erano da considerarsi irregolari in quanto il titolare dell’impresa, straniero anche lui, pur avendoli formalmente assunti non aveva poi registrato la loro presenza lavorativa nel Libro Unico del Lavoro.

L'attività è stata sospesa. Al datore di lavoro sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 80mila euro. Lo stesso è stato inoltre denunciato per violazione delle normative che regolamentano l’occupazione di lavoratori extracomunitari, avendo impiegato tra in nero e irregolari 15 lavoratori fra cui un minorenne privo di documentazione di soggiorno, 6 che avevano attivato l’iter per il riconoscimento della protezione internazionale e non erano impiegabili, 8 entrati in Italia col decreto flussi senza mai però aver completato gli adempimenti previsti per ottenere il “permesso di soggiorno per lavoro subordinato”.

Altra ditta orafa, altro controllo, altri lavoratori in nero, 4 in tutto tre dei quali avevano attivato il riconoscimento della protezione internazionale ed erano quindi impiegati anche in violazione delle normative specifiche. Anche in questo caso il titolare, anch'egli straniero, è stato denunciato.

Sono invece 85 i lavoratori in nero scoperti sul territorio provinciale dai finanzieri nel corso di verifiche fiscali in 6 imprese edili. I dipendenti in questo caso erano in gran parte italiani. Tra loro, 8 risultavano formalmente disoccupati e percepivano indebitamente l’indennità mensile di disoccupazione Naspi per importi complessivamente pari a 60mila euro.

Una delle imprese era anche fittiziamente localizzata fuori dall'Italia, in un Paese comunitario con tassazione inferiore rispetto a quella italiana, nonostante fosse di fatto amministrata nel territorio nazionale.

Nei confronti dei soggetti verbalizzati, oltre a sanzioni amministrative in materia di lavoro nero per oltre 300mila euro sono state constatate imposte a vario titolo evase per circa 3,3 milioni di euro. Due amministratori sono stati inoltre denunciati per reati fiscali.

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