False griffe per 3 milioni di euro, 18 denunciati

parte delle merci sequestrate — Parte delle merci sequestrate

L'operazione della guardia di finanza è stata condotta fra intelligence e appostamenti. Sui pacchi sospetti nomi di fantasia, compreso Garibaldi

PROVINCIA DI LIVORNO — La merce consisteva in articoli con marchi di lusso contraffatti da Chanel a Gucci e veniva movimentata in pacchi spediti con indicazione di nomi fantasiosi, compreso quello di Giuseppe Garibaldi. Che il traffico così condotto potesse sfuggire alla guardia di finanza era un'ipotesi altrettanto fantasiosa, e infatti le Fiamme Gialle di Livorno hanno messo a segno un'operazione che ha portato al sequestro di 6mila articoli per un valore commerciale di circa 3 milioni di euro e alla denuncia di 18 persone per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni fasi e ricettazione.

Nel corso di un'attività investigativa condotta fra intelligence, sopralluoghi e appostamenti, i finanzieri hanno sorvegliato tra l'altro anche centri di smistamento posta e corrieri espressi, individuando pacchi sospetti per forma, mittente e destinatario. In particolare, su alcuni era spesso riportato il medesimo nominativo, e che nominativo: da Garibaldi a Lady G.

I successivi approfondimenti con l’ausilio delle banche dati e il monitoraggio di piattaforme di vendita online, hanno permesso di identificare i reali destinatari della merce illecita e di ricostruire l’intera filiera del falso (produzione e distribuzione), procedendo così all’effettuazione di diverse perquisizioni in Livorno e provincia.

Le operazioni di polizia giudiziaria hanno portato al complessivo rinvenimento e conseguente sequestro di circa 6.000 articoli di abbigliamento a falso marchio Dior, Louis Vuitton, Gucci, Yves Saint Laurent, McQueen, Chanel.

Tra i vari articoli irregolari anche qualche orologio falso della Rolex, con tanto di scatola artefatta. Peraltro, l’ottima fattura e realizzazione dei falsi prodotti li avrebbe resi difficilmente distinguibili dagli originali, con un ipotizzabile complessivo ricavo 'alla minuta vendita' di oltre 3 milioni di euro. Le perizie eseguite sui campioni di prodotti hanno confermato la natura contraffatta degli articoli sequestrati.

Secondo i finanzieri: "È verosimile oltretutto che buona parte della merce contraffatta, proprio in virtù all’elevata qualità delle illecite lavorazioni, non fosse verosimilmente destinata alla sola classica rivendita massiva in mercati o spiagge - affermano le Fiamme Gialle in una nota - bensì a soggetti bene disposti a pagare un prezzo che, inferiore rispetto a quello originale, permettesse di sfoggiare un articolo visivamente uguale a quello originale".

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