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Attualità venerdì 17 novembre 2023 ore 18:40

Cane robot per controllare le foreste, Toscana unica al mondo

Il cane robot Spot nella Riserva naturale di Vallombrosa
Il cane robot Spot nella Riserva naturale di Vallombrosa

Il dispositivo ha le sembianze di Fido e si chiama Spot. Grazie a sensori ottici e laser, cammina nei boschi rilevando dati sugli alberi presenti



REGGELLO — Toscana unica al mondo nell'impiego di un cane robot per il monitoraggio delle foreste: l'esperienza pilota, la prima del genere sulla faccia della Terra, è stata condotta a Vallombrosa, nella Riserva naturale biogenetica nel territorio comunale di Reggello, dai ricercatori del dipartimento di agraria dlel'università di Firenze.

Lo studio che ne è scaturito è stato pubblicato sulla rivista Forests. Il cane robot della Boston Dynamics si chiama Spot: grazie a sensori ottici e laser è in grdo di camminare nei boschi schivando gli ostacoli e rilevando al contempo dati e informazioni sugli alberi e sulle loro caratteristiche.

La marcia scientifica di Spot si è svolta su un terreno prevalentemente pianeggiante all'interno della Riserva il cui territorio si estende su 1.273 ettari tra 470 e 1.447 metri di altitudine. L'habitat che ha esplorato era composto da esemplari di abete bianco, faggio europeo e qualche castagno. 

"In italia - ha spiegato il direttore del geoLab Gherardo Chirici - abbiamo oltre 12 miliardi di alberi nelle nostre foreste, al momento riusciamo a monitorarne solo un piccolo campione perché i rilievi sono lunghi e laboriosi. Auspichiamo che in futuro i robot dotati di AI ed equipaggiati con vari sensori potranno aiutarci".

Dotato di numerosi sensori ottici e laser (LiDar) adattabili a diversi ambienti e in grado di raccogliere autonomamente un'ampia gamma di dati ad alta risoluzione, oltre a telecamere 360 gradi multispettrali e termiche, il cane robot ha restituito una quantità di informazioni dettagliate sulle variabili forestali - altezza degli alberi, diametro, biomassa - aprendo di fatto la strada alla costruzione di reti di monitoraggio in cui le misure vengono aggiornate in modo continuo.

“Gli inventari forestali - conclude Chirici - sono sistemi di monitoraggio fondamentali che attraverso la misura degli alberi permettono di stimare variabili importanti come il carbonio stoccato nei nostri boschi. Siamo ai primi passi ma è probabile che la robotica e i sistemi di intelligenza artificiale possano diventare importanti alleati dell’uomo per migliorare la conoscenza di questi incredibili ecosistemi e la nostra capacità di preservarli per le future generazioni”.


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