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Politica martedì 03 febbraio 2015 ore 11:46

Regionali, il centrodestra toscano a un bivio

Dopo le tensioni a livello nazionale, scricchiolano le alleanze già strette da Forza Italia con Ncd e Lega. E Fratelli d'Italia sta a guardare...



FIRENZE — Ufficialmente, fanno sapere da ambienti vicini a Forza Italia, "qui non è cambiato niente". E in effetti è forse così dato che la Toscana non potrà che attendere (e attenersi) alle decisioni che arriveranno da Roma dove le fibrillazioni sono deflagrate in tutta la loro forza.

Ma certo è che la tela tessuta in vista delle prossime elezioni regionali potrebbe ingarbugliarsi non poco. Da un lato, infatti, la scelta (quasi certa) del presidente della Camera di Commercio di Grosseto Giovanni Lamioni come candidato governatore era stata una mano testa a Ncd e più in generale alle forze di centro che guardano di buon occhio a un candidato "civico" e non politico. Dall'altro, invece, l'accordo con la Lega (partito in grande ascesa e con grandi aspettative anche in Toscana) era mirato soprattutto a catalizzare un numero più ampio di consensi specie nell'area del dissenso.

Il problema, però, è che a livello nazionale le due forze sono uscite come "incompatibili" dall'elezione del presidente della Repubblica con Salvini che ha detto a chiare lettere di non voler aver niente a che fare col partito di Alfano "reo" di aver detto sì al candidato proposto da Renzi e dal Pd. "L'ultima prova che sono inaffidabili" ha sentenziato il segretario toscano del Carroccio Manuel Vescovi facendo capire che anche a livello regionale la posizione è analoga. Senza dimenticare la "questione Verdini", deus ex machina di Forza Italia a livello regionale, finito a Roma nel mirino di diversi azzurri che ne chiedono la testa dopo la gestione, giudicata estremamente negativa, del "patto del Nazzareno" e della conseguente partita del Capo dello Stato.

Che succederà allora in Toscana? Difficile da dirsi perché, numeri alla mano, una frammentazione del centrodestra rischia di generare numeri più negativi di previsioni già di per sé non troppo rosee. Forza Italia resta l'ago della bilancia e non è escluso che si trovi a dover presto decidere con chi stare nel caso le posizioni dei potenziali alleati restino incompatibili.

"Noi un candidato perfetto ce l'avremmo già - ha detto la consigliera di Fi, Stefania Fuscagni, al Corriere Fiorentino - è Stefano Mugnai". Un nome che era stato "accantonato" in nome dell'alleanza che guardava al centro verso Ncd ma che in caso di definitiva rottura potrebbe tornare di moda.

Senza dimenticare che, tra le forze di centrodestra, c'è anche Fratelli d'Italia. L'unica che, col candidato governatore Giovanni Donzelli, sta è già entrata da tempo con forza nella campagna elettorale: "Accetteremo un loro candidato, solo se ne proporranno uno più autorevole di me" è il messaggio che Donzelli ha più volte ripetuto a Forza Italia e agli altri partiti della potenziale coalizione alternativa a Rossi.

Uno scenario di fronte al quale Firenze chiama Roma. E attende segnali. In un senso o nell'altro.


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