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Attualità lunedì 06 novembre 2023 ore 13:35

Maltempo, ora l'emergenza sono fanghi e rifiuti

I rifiuti causati dall'alluvione

Verso un accordo quadro con gli spurghisti sul modello Emilia Romagna. La Regione è pronta ad affrontare il tema ristori. Ancora utenze senza luce



TOSCANA — Strade, ma soprattutto fanghi e rifiuti. E' questa l'emergenza delle ultime ore mentre, piano piano, la corrente sta tornando agli utenti che erano rimasti senza: a stamani ne risultano sprovvisti in 1.100 rispetto ai 15mila di ieri mattina, incessante il lavoro di Enel. Ieri sera sono state alimentate tutte le cabine di Campi Bisenzio, l'ultimo gruppo da 1.000 kVA è stato accolto da un applauso della popolazione a cui è sono seguite le lacrime dei tecnici.

In totale 4.750 gli interventi da giovedì di 548 vigili del fuoco al lavoro con 125 automezzi tra Firenze, Prato, Pistoia, Livorno e Pisa. E continuano le operazioni di soccorso, di prosciugamento, di assistenza alla popolazione e la ricerca dell'uomo ancora disperso condotte dalle braccia di tutti quelli che immersi nel fango e nell'acqua sono impegnati, da giorni e ore, a ripulire viabilità, case, aziende. Colonne mobili sono state inviate dalle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Valle d’Aosta, Campania, Umbria, Lazio, Marche, Piemonte e Basilicata. Il presidente Giani ha chiesto anche il supporto dell'Esercito.

Come spiega stamani il presidente Giani sui social per la Fi-Pi-Li in corso i lavori per riaprire le due corsie per senso di marcia in giornata nel tratto dell'interporto.
Sui collegamenti Prato-Vernio, bloccato, è attivo il monitoraggio per garantire il flusso con gli autobus sostitutivi.
Completati, inoltre, nella notte i lavori nella zona di Santa Lucia sopra Prato per impianto sostitutivo acqua potabile, alcune difficoltà in alcune frazioni collinari di Quarrata e Cantagallo.
Oggi rimangono chiuse le scuole di Quarrata e di Agliana, nel Pistoiese. Sono state riaperte invece quelle di Pistoia, Serravalle Pistoiese e Montale.

Ed è già in primo piano il tema ristori. “Incomincia ad essere forte la richiesta di chiarezza sulle procedure per ottenere rimborsi ed avere una compensazione dei danni subiti – commenta il presidente Giani - Danni che ad oggi quantifico in almeno cinquecento milioni di euro, tra pubblico e privato, in un’area della Toscana, come quella tra Firenze, Prato e Pistoia, che è tra le più laboriosa, densa di piccole e medie imprese, con case che si alternano ad aziende e capannoni”.

Per questo Giani fa un appello agli istituti bancari: “In questo momento c’è bisogno di grande tolleranza e supporto”. “Dobbiamo studiare – spiega - modi per sospendere i mutui: tanti me lo hanno chiesto. Studiamo anche un modo per fermare la concentrazione di bollette: chiederò una sospensione per gli alluvionati. Cerchiamo infine di portare aiuto anche con il microcredito, attraverso piccoli prestiti, perché possa mettersi subito in moto un circuito dell’economia della ricostruzione”.

Finita l’emergenza, adesso è la fase che anticipa la ripartenza. “Anche la Regione farà la sua parte: domani (oggi, ndr) ne discuteremo in giunta” aveva già anticipato ieri il presidente dopo essere stato a Cerreto, Stabbia, Quarrata e Catena e in serata a Campi Bisenzio, dove la situazione si conferma la più critica anche se non ci sono più aree isolate o allagate ma tuttavia è arrivata dal Comune la richiesta di limitare la circolazione ai soli residenti e mezzi di soccorso.

L’emergenza in questo momento diventa altro: i fanghi per l’appunto da rimuovere e i rifiuti da portare via. “Sui fanghi - spiega l’assessora Monia Monni - adotteremo la strategia già messa in campo di recente in Emilia Romagna, con cui siamo in contatto. Stiamo lavorando ad un accordo quadro con gli spurghisti che decideranno di aderire. Ci saranno tariffe orarie concordate e l’accordo permetterà ad Alia, gestore dei rifiuti, di programmare le priorità degli interventi da eseguire, prima fra tutte far tornare le fogne a ricevere. Ma dobbiamo bloccare anche le speculazioni, già in atto. Ci sono spurghisti che hanno chiesto fino a 10mila euro per liberare le cantine di casa. E’ intollerabile. L’accordo che formalizzeremo nei prossimi giorni servirà anche a regolare i prezzi”.

I rifiuti si stanno accatastando e sono sempre più numerosi. “Sono già piene - spiega Monni - alcune aree di stoccaggio individuate dai Comuni, un referente di Alia sarà presente nella sala operativa della Protezione civile per coordinarsi al meglio”. Il presidente Giani ha già firmato l’ordinanza che equipara i rifiuti speciali a quelli urbani. Gli operatori lavoreranno prevalentemente di notte, per complicare di meno la viabilità. “Non riusciremo però a togliere tutti i rifiuti in un tempo brevissimo – avverte Monni - Solo per i rifiuti urbani si parla al momento di almeno 150 mila tonnellate, che è una cifra astronomica”. 

Intanto ieri sera Giani ha già ricevuto dal capo della protezione civile nazionale la nomina a commissario delegato in seguito agli eventi alluvionali.


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