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Politica giovedì 24 aprile 2014 ore 17:46
AAA carcansi filantropi
Convegno a Palazzo Strozzi sulla scomparsa dei mecenati disposti a investire sulla cultura. Il sottosegretario Borletti Buitoni annuncia misure ad hoc
FIRENZE — In un momento in cui lo Stato ha le casse vuote e il patrimonio artistico e culturale del Paese ha bisogno di sempre maggior manutenzione, fondamentale diventa il ruolo giocato dagli investitori privati. Che però in Italia scarseggiano, complice la politica fiscale che fa calare l'onere delle imposte su chi effettua donazioni piuttosto che sull'ente o la fondazione che la riceve. In questo modo investire nella conservazione del patrimonio conviene sempre meno, e i pochi filantropi rimasti stanno ben attenti a dove spendere i loro soldi.
Di tutto questo si è parlato nel corso di un convegno a Palazzo Strozzi alla presenza del sottosegretario ai beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, che ha annunciato che il governo sta cercando di "cambiare verso" anche su questo fronte, studiando un piano di deduzioni fiscali e rinnovando il rapporto tra pubblico e privati.
Ma detassare le donazioni non basta. Secondo il presidente della Fondazione Strozzi, Lorenzo Bini Smaghi, è necessario coinvolgere poi i privati nella gestione delle istituzioni culturali.
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