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Cronaca giovedì 10 marzo 2022 ore 10:56

Uccello legato a testa in giù usato come esca viva

foto archivio

Con le zampe legate, a testa in giù senza cibo né acqua, così sono stati trovati dai carabinieri che hanno segnalato un cacciatore per maltrattamenti



BORGO SAN LORENZO — Legato a testa in giù in una voliera senza acqua e cibo ed usato come richiamo vivo per la caccia al colombaccio, così lo hanno trovati i carabinieri e gli agenti della municipale. Un cacciatore è stato segnalato per maltrattamenti.

I militari della stazione forestale di Palazzuolo sul Senio e la polizia municipale di Borgo San Lorenzo si sono presentati all'interno di un esercizio commerciale di Borgo per verificare la segnalazione di una voliera con un piccione legato a testa in giù ad un trespolo ed esausto dai tentativi di volo, senza acqua né cibo. 

Il supporto è tecnicamente una “racchetta” per la caccia con i “volantini”, cioè l’utilizzo di piccioni come richiami vivi, utilizzati nella caccia al colombaccio. L’animale non aveva a disposizione né acqua né cibo. Quando i militari si sono avvicinati ha provato a volare, potendosi però sollevare solo quel tanto che gli era consentito dallo spago, ossia circa una ventina di centimetri. L’animale continuava a sbattere le ali nel tentativo di prendere il volo ed allontanarsi, cosa a cui doveva infine rinunciare, tornando a posarsi sulla racchetta. 

Il proprietario degli uccelli ha spiegato di essere un cacciatore e che utilizzava i giovani piccioni, nati nel proprio allevamento regolarmente registrato, per essere impiegati durante la successiva stagione venatoria quali richiami vivi per la caccia ai colombi.

I militari e polizia municipale segnalavano l’uomo per il reato previsto dall’art. 727 c.p. che punisce chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura: la pratica attuata dal detentore è stata valutata incompatibile con la natura dei piccioni per la libertà di volo limitata ad una ventina di centimetri, senza avere a disposizione né cibo né acqua e quindi in condizioni non conciliabili con la loro natura, che esprime proprio nel volo la propria attitudine etologica. 

Tale attività di uso di richiami vivi, pur consentita dalla Legge sulla caccia n. 157 del 1992 e comune a tutti quei cacciatori che pratichino la caccia da appostamento ai colombi, non consente tuttavia che ad esseri viventi siano arrecate ingiustificate sofferenze, con offesa al comune sentimento di pietà verso gli animali. 


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