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Cronaca lunedì 29 aprile 2019 ore 15:52

Cavalli morti, Ihp cerca il cianuro

Secondo Ihp si rafforza l'ipotesi dell'avvelenamento doloso. E' stato chiesto l'intervento dell'ospedale fiorentino di Careggi per cercare il cianuro



VOLTERRA — Da Ihp hanno diffuso un comunicato per quanto riguarda la misteriosa morte di numerosi cavalli, avvenuta a Volterra in poco tempo.

""Nessuna anomalia": è questo l'esito delle analisi svolte sull'acqua da Arpat, delle perizie botaniche affidate ad un esperto dell'Università di Firenze e delle indagini condotte dall'Istituto zooprofilattico della Toscana e del Lazio. Secondo i diversi enti (IZS Lazio e Toscana, Usl Toscana Nord Ovest, Usl Volterra, Arpat, Carabinieri forestali di Volterra, Regione Toscana e Ministero della Salute) coinvolti nelle indagini sulla morte dei nove cavalli affidati al Centro di recupero gestito da IHP a Tignano, avvenute tra gennaio e febbraio, si rafforza dunque l'ipotesi dell'avvelenamento doloso, sebbene dalle evidenze non possa essere data per certa" hanno esordito da Ihp.

"Ringrazio tutte le istituzioni per il lavoro svolto fino ad oggi e per il coordinamento dei diversi aspetti delle indagini - ha detto Sonny Richichi, presidente di IHP - Le analisi svolte fino ad oggi restringono il campo, ma purtroppo non ci hanno dato la risposta chiara che speravamo di ottenere e che è invece di fondamentale importanza per l'organizzazione in sicurezza delle nostre attività".

"In particolare - hanno ripreso da Ihp - non è stata fino ad oggi indagata la eventuale presenza di cianuro nei campioni prelevati dai cavalli morti, come invece IHP si attendeva, proprio per confermare o fugare con certezza l'ipotesi del gesto doloso: nell'incontro di questa mattina è stato stabilito di coinvolgere l'ospedale fiorentino di Careggi nella ricerca del cianuro, nella speranza che i campioni conservati siano ancora fruibili, visto che si tratta di una sostanza estremamente volatile, molto difficile da rintracciare a così tanta distanza dai fatti".

"Terremo conto degli esiti incoraggianti emersi dalle analisi sulle acque e sui pascoli - ha proseguito Richichi - per valutare un graduale reinserimento dei cavali al pascolo libero. Certo, non avere una risposta certa sulla causa delle morti suffragata dagli esiti di esami di laboratorio, lascia ancora un margine di dubbio molto ampio che ci impedisce di poter tornare con la dovuta tranquillità ad una gestione ordinaria del Centro di recupero. Non va dimenticato che molti dei cavalli che vivono al Centro sono stati affidati a IHP dalle Procure e sono sotto sequestro giudiziario, il che ci dà una ulteriore responsabilità nel fare scelte particolarmente delicate. La nostra priorità è garantire la sicurezza dei cavalli: per questo li reintrodurremo al pascolo, coerentemente con la nostra filosofia e con l'obiettivo di offrire loro il massimo benessere, ma solo dopo aver svolto ulteriori analisi dei terreni e messo a regime un efficace piano di sicurezza, anche attraverso una capillare rete di videosorveglianza". 


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