A Prato in Galleria
di - domenica 24 aprile 2022 ore 07:30
Chi non ha a casa, sopra una mensola, almeno un riassunto della storia dell’arte? Dal vecchio libro di scuola all’edizione comprata in edicola? Pochi, immagino. Siamo un paese così ricco d’arte che negarci un riassunto, almeno un riassunto, dovrebbe essere considerato un crimine.
Abbiamo il nostro riassunto, più o meno voluminoso, e lo trattiamo con cura. Lo spolveriamo, se occorre. A volte, perfino, l’abbiamo sfogliato se non per leggerlo certo per guardare le figure. Tante. Straordinarie! Ne abbiamo tratto perfino una certa soddisfazione.
Immaginate la gioia di regalarvi un’immersione nella storia dell’arte non solo con gli occhi ma con tutto il corpo. Immaginate l’esperienza di compiere un viaggio tra il chiaro e lo scuro dell’arte passeggiando tra secoli, stili e correnti, in una reale tridimensionalità dell’esperienza artistica. Non sarebbe ancora più straordinario? E se, per giunta, fosse gratuito come sfogliare il vostro vecchio volume di storia dell’arte studiato alle scuole superiori?
Il mio personale compendio di storia dell’arte l’ho trovato a Prato presso la Galleria di Palazzo degli Alberti. La Galleria ha riaperto al pubblico recentemente, grazie all’impegno dell’attuale proprietaria del Palazzo, Intesa Sanpaolo, ed è visitabile gratuitamente, con accompagnamento di una guida, tutti i fine settimana, sabato e domenica, dalle ore 10:30 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00).
Lo dico con il cuore: l’occasione è propizia per mettere gli occhi nel “bello”, magari in compagnia della propria famiglia. Per iniziare anche i più piccoli all’avventura del “museo”, alla scoperta della visione di artisti incomparabili come Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone, alla ricerca di trame e colori, tra lo scorrere del tempo e delle mode.
Tappe importanti della collezione: Filippo Lippi e l’adorazione domestica nella Prato del XIV secolo; il capolavoro di Giovanni Bellini Cristo crocifisso in un cimitero ebraico; l’Adorazione dei pastori di Tommaso Stefano Lunetti, ovvero il Cinquecento pittorico di area fiorentina; il San Francesco in orazione di Jacopo da Empoli, la via verso il Seicento e la Controriforma; il ricordo della reliquia della Sacra Cintola di Prato; la straordinaria Incoronazione di spine di Caravaggio; il Seicento fiorentino tra sacro e profano, tra passioni e “recitar cantando”; il Settecento fiorentino a partire dall’olandese Livio Mehus, naturalizzato in Italia e protetto dai Medici; un appassionante e appassionato percorso nelle pitture e sculture di soggetto femminile; per concludere con una figura centrale della scultura ottocentesca pratese, Lorenzo Bartolini, che dà spazio ad una più ampia ricerca e visione nell’ambito artistico del Novecento.
Per gli interessati la Galleria di Palazzo degli Alberti e in Via degli Alberti n. 2, a pochi passi dal centro storico di Prato. Una gran bella occasione per attraversare l’arte pratese dentro e fuori. Segnalo al turista attento alla ricerca di punti di vista privilegiati e alle famiglie desiderose di salire scale a chiocciola l’ingresso, anche questo gratuito, al Castello dell’Imperatore, con la possibilità di ascendere ai camminamenti merlati per godere di un’inconsueta vista sulla città. Consigliabile infine, al turista goloso e alle famiglie con bimbi affamati, la sosta dal fabbricante di cantucci Antonio Mattei: l’inconfondibile busta blu dei suoi cantucci è arte (culinaria) Toscana da portare a casa.
Ulteriori informazioni in merito alla Galleria di Palazzo degli Alberti le trovate qui: https://www.gallerieditalia.com/it/area-stampa/riapre-galleria-palazzo-degli-alberti/.