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Imprese & Professioni mercoledì 13 aprile 2022 ore 10:30

​South working, il nuovo trend: come organizzare la propria postazione di lavoro

Il south working fa riferimento ai lavoratori del Sud Italia che lavorano in remoto



TOSCANA — Oggi si sente parlare spesso di smart working, ma sono nate anche alcune declinazioni molto particolari, come nel caso del south working. La pandemia ha infatti modificato le abitudini degli italiani, anche per quel che concerne il lavoro e la gestione della presenza in sede. Per anticipare il succo del discorso, il south working fa riferimento ai lavoratori del Sud Italia che lavorano in remoto per aziende e clienti del Nord o del Centro Italia. Vediamo quindi di approfondire questa nuova tendenza.

Il south working e l’inversione migratoria

Il south working è un fenomeno che ha anche alcune implicazioni a livello sociale ed economico. Nello specifico, grazie allo smart working, oggi i lavoratori del Sud non sono più costretti ad abbandonare la propria terra e a migrare al Nord per trovare un impiego. Possono infatti gestire quest’ultimo da casa propria, restando nella propria regione di appartenenza, ma senza per questo rinunciare alle preziose opportunità economiche e lavorative garantite dalle aziende del Settentrione.

In secondo luogo, ci sono diversi lavoratori che – grazie allo smart working – ritornano al Sud o si trasferiscono direttamente, per via degli innegabili vantaggi (come quelli climatici) offerti dalle regioni del Meridione. Non a caso, alcuni sociologi hanno etichettato il south working come una sorta di inversione del fenomeno migratorio. È chiaro che il south working, al pari dello smart working, conviene ai lavoratori ma anche alle aziende, che possono così abbattere i costi del personale in presenza. Si chiude con un dato: stando ad alcuni sondaggi recenti, il 40% degli italiani sarebbe ben disposto a trasferirsi nel Meridione se l’azienda aprisse questa opportunità.

Come costruire una postazione di smart working a casa

Per prima cosa, occorre fare una premessa relativa al costo dell’energia. Lavorando da casa le spese delle utenze saranno a proprio carico; dunque, è bene valutare se i propri contratti in essere sono ancora vantaggiosi. Per quanto riguarda la connessione al web, indispensabile per lo smart working, il consiglio è di valutare le offerte di internet a casa proposte dagli operatori di settore, così da scegliere quella più idonea alle proprie necessità. Per quel che riguarda la postazione di lavoro, si suggerisce innanzitutto di dotarsi di una sedia ergonomica, come quelle professionali da ufficio o da gaming.

In secondo luogo, è importante organizzare la scrivania senza creare disordine, e tenervi sopra soltanto gli accessori e i dispositivi indispensabili per lavorare. Si consiglia inoltre di organizzare la postazione in un angolo della casa lontano dalle distrazioni e dalle fonti di rumore, come nel caso del traffico cittadino o della tv in salotto. Bisogna poi dotarsi di tutti gli accessori hi-tech necessari, come i monitor, la tastiera e il mouse ergonomici, curando anche l’illuminazione.


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