Monitor Consiglio venerdì 28 luglio 2023 ore 12:59 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Comunitá energetiche, una grande opportunitá
"Ma servono subito. Ordine del giorno approvato nell’ultimo consiglio regionale collegandolo al Defr"
FIRENZE — Massimiliano Pescini, consigliere regionale e vice capogruppo del Partito democratico, ha proposto un ordine del giorno, approvato nell’ultima seduta del Consiglio regionale, che chiede al Governo di favorire lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili (CER) e l’approvazione urgente dei decreti attuativi d.lgs 199/2021, che riguardano l’installazione degli impianti fotovoltaici e degli ulteriori impianti a fonti rinnovabili.
"Le comunità energetiche rappresentano un’opportunità in ottica di transizione energetica ma l’Italia sconta un certo ritardo a livello normativo - spiega Pescini - L’urgente necessità di una transizione verso forme di energia rinnovabile rende essenziale lo sviluppo di quante più soluzioni possibili per un futuro che diventi completamente indipendente dalle fonti fossili. Tra queste soluzioni, ci sono appunto le CER: forme associative, i cui membri possono essere enti pubblici, privati e anche singoli cittadini, il cui fine è quello di produrre energia rinnovabile che poi viene messa in condivisione tra i propri membri. Con benefici di diverso tipo: ambientali, essendo energia pulita; sociali, rafforzando le comunità locali, creando opportunità e posti di lavoro e, in particolare, economici, potendo accedere a incentivi che ammortizzano il costo delle bollette"
"In Italia le comunità energetiche sono regolate da un decreto legge del 2019 che a sua volta rientra in tutte quelle norme che devono dare una risposta all’esigenza, espressa 20 anni fa con una direttiva dall’Unione Europea, di promuovere l’utilizzo di forme di energia pulita - prosegue Pescini - Ad oggi, però, manca ancora il decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente, che ha lo scopo di definire le modalità di accesso e i requisiti per beneficiare degli incentivi previsti per le comunità energetiche, e quindi dare un impulso concreto al loro sviluppo. Decreto che sconta molti mesi di ritardo e questo crea molti problemi per lo sviluppo delle CER".
"La Toscana attende da mesi questo decreto che sbloccherebbe ingenti risorse per le comunità energetiche: 55 milioni attraverso i canali del Pnrr e ulteriori 20 milioni su una linea apposita di fondi comunitari che la Regione Toscana ha deciso proprio di destinare in affiancamento e complementarietà alle risorse Pnrr - sottolinea il consigliere regionale del Pd - Si tratta complessivamente di 75 milioni di euro che consentiranno di finanziarie circa 300 nuove comunità energetiche in Toscana, installare 80 Mw di nuova potenza da energia rinnovabile, abbattere più di 50.000 tonnellate di Co2 ogni anno. Abbiamo da subito colto questa sfida, siamo la Regione che, prima di tante altre, si è messa al lavoro su questo: già da marzo del 2022 avevamo adottato una delibera che assegnava alla nostra Agenzia ARRR Spa il compito di diffondere, comunicare, animare i territori, proprio al fine di renderli pronti a raccogliere questa opportunità quando il Governo ce ne avesse data la possibilità. Inoltre il Consiglio regionale con la legge n.42/2022, ha voluto ribadire di recente la priorità nella diffusione delle comunità energetiche anche quali strumenti di contrasto alla povertà energetica".
"Adesso - dichiara Pescini - è il momento di adottare tempestivamente la disciplina dettata dal d.lgs 199/2021".
Questi i punti principali richiesti dall’ordine del giorno:
1 - agevolare una maggiore espansione delle CER prevedendo uno scorporo effettivo dell’energia condivisa in bolletta, estendendola a tutti i clienti finali, come previsto da Arera;
2 - prevedere la non restituzione degli incentivi fino a quel momento ricevuti, qualora la comunità eserciti il diritto di rinuncia anticipata degli stessi; un chiarimento definitivo sulla partecipazione di enti locali nelle CER;
3 - la previsione di incentivi per impianti fotovoltaici in sostituzione di coperture di amianto già esistenti, all’interno di bandi del PNRR, relativi alle CER.
4 - stabilire principi e criteri omogenei per l’individuazione delle superfici e aree idonee e non all’installazione di impianti fotovoltaici e altri impianti a fonti rinnovabili, i cui ritardi stanno provocando incertezze nei lavoratori e negli enti locali, gravi rallentamenti agli investimenti e allo sviluppo del settore, oltre ad assenze di certezze sulle necessarie tutele da rispettare in tutti i territori definiti non idonei dalla normativa vigente, principalmente contenuta nel PAER.
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