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Attualità mercoledì 11 giugno 2014 ore 11:34

Concordia, termine lavori prorogato al 31 dicembre

Enrico Rossi su rimozione Concordia - dichiarazione

Prorogato fino a quella data anche l'incarico di commissario al capo della protezione civile Gabrielli, compreso il potere di deroga sugli appalti



ROMA — L'emendamento del governo che ha disposto il nuovo termine per la rimozione del relitto dall'isola del Giglio è stato inserito a sorpresa nel ddl di conversione di un altro decreto che proroga il commissariamento di alcune opere pubbliche in Campania e in Puglia. L'emendamento è stato approvato a maggioranza. Contrari Forza Italia, Lega nord, M5S, gli ex 5 stelle.

Entro il 26 giugno la Conferenza dei servizi convocata dal governo Renzi deve scegliere il porto finale di smantellamento della Concordia. Costa crociere, che dovrà sostenere tutti i costi, ha presentato un unico progetto per smaltire il relitto nel porto di Genova. Ma in prima battuta la Conferenza dei servizi ha ritenuto insufficiente la documentazione presentata, chiedendo integrazioni e soprattutto maggior garanzie in merito al rischio ambientale, molto alto visto che la nave contiene ancora decine di tonnellate di liquidi inquinanti che potrebbero finire in mare e che per coprire la distanza fra il Giglio e Genova occorrono molti giorni di navigazione.

Il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti ha spiegato che i suoi uffici stanno valutando le prescrizioni da imporre a Costa Crociere affinchè sia garantita la rimozione integrale gli inquinanti ancora a bordo, con particolare riferimento agli idrocarburi. Fra queste c'è la predisposizione di ''un numero adeguato di mezzi spcializzati (fra 4 e 6) che dovranno seguire il convoglio per raccogliere prontamente eventuali rifiuti liquidi e solidi''. ''Dovrà essere effettuato anche un costante monitoraggio, anche aereo, delle fasi di traino - ha aggiunto il ministro - per intervenire tempestivamente in caso di rilascio di sostanze. E' previsto anche l'immediato avvio delle operazioni di bonifica delle aere del Giglio occuoate dai cantieri della Concordia in questi mesi''.

E proprio considerando i rischi ambientali, il governatore della Toscana Enrico Rossi continua a sostenere che il porto di Piombino sarebbe la soluzione piu' opportuna per smaltire il relitto una volta terminati i lavori di ampliamento, in pieno corso

La nuova banchina attualmente in costruzione potrebbe accogliere la Concordia a partire da ottobre. Lo smantellamento vero e proprio invece potrebbe iniziare sei mesi dopo. ''Solo se Piombino non fosse in grado di rispettare questi termini - ha dichiarato Rossi - potremmo prendere in considerazione Genova. Non prima''.

Guarda qui sopra la dichiarazione in video del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

Anche all'isola del Giglio prosegue  l'aggancio al relitto dei trenta cassoni che ne consentiranno il rigalleggiamento. Il Consorzio TItan Micperi che sta eseguendo l'intervento ha ipotizzato la conclusione dei lavorii per lil 20 luglio ma fonti regionali mettono in dubbio che questa scadenza possa essere rispettata. Le speranze di rimettere in gioco il porto di Piombino insomma non sembrano del tutto perdute nonostante l'aperta opposizione di Costa.



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