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Lavoro lunedì 14 aprile 2014 ore 18:32
Continua la crisi dell'industria toscana
I dati Unioncamere-Confindustria sul quarto trimestre 2013 fanno registrare un -0,5% nella produzione manifatturiera. Peggio che nel resto d'Italia
FIRENZE — Se non ci fossero le grandi imprese a risollevare le medie regionali (+0,4% della produzione e +9,5% dei fatturati), i dati contenuti nell'indagine sulla congiuntura manifatturiera in toscana tra ottobre e dicembre dello scorso anni sarebbero ancora più desolanti.
La produzione industriale ha fatto segnare un calo di mezzo punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2012 e questo nonostante le stime di Eurostat prevedano per il resto d'Italia una crescita dello 0,6%.
A soffrire maggiormente sono le piccole e medie aziende che, pur avendo visto calare la produttività dell'1,4% hanno registrato un lieve aumento dei fatturati. Merito dell'export, cresciuto di due punti e mezzo su base annuale, ma anche del maggior utilizzo degli impianti produttivi nel complesso. E qualcosa si muove anche nel settore degli investimenti, cresciuti del 3,4% nel 2013 dopo 4 anni di drastico calo.
A soffrire in particolare in Toscana in questa fase è il settore moda, con il solo comparto del cuoio e della pelle capace di far registrare un segno positivo (+1%), mentre tutti gli altri arrancano tra il -1,6% delle calzature al -3,6% dell'abbigliamento.
Male anche un settore tradizionalmente solido come l'elettronica (-6%), ma per il futuro prevale l'ottimismo, con 4 operatori del settore in più rispetto al 3° trimestre 2013, fiduciosi sul traino rappresentato dalla componente estera..
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