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Attualità venerdì 23 gennaio 2015 ore 15:19

Danni dei predatori, erogati 155 risarcimenti

La Regione ha distribuito indennizzi per 537mila euro ad allevatori e agricoltori che hanno subìto danneggiamenti nei primi 10 mesi del 2014



FIRENZE — I danni e le perdite di bestiame aggredito da lupi, canidi e altri animali hanno dovuto essere certificati dai veterinari delle Asl di competenza. Il bando prevedeva anche che le relative domande venissero presentate in una finestra temporale compresa fra il 13 ottobre  eil 14 novembre 2014.

Gli allevatori risarciti risiedono in tutta la Toscana. 

Questa la distribuzione degli indennizzi, provincia per provincia, partendo da quelle che hanno ricevuto le cifre più consistenti:  Grosseto 281.793,30 euro; Siena 107.010,30 euro; Arezzo 38.876 euro; Massa 33.119 euro; Pisa 30.584 euro; Lucca 24.730  euro; Firenze 18.835 euro; Pistoia 2.726 euro.

Nel 2014 la Regione Toscana ha stanziato complessivamente 4 milioni di euro per un pacchetto integrato di misure da intraprendere nell'arco di tre anni, volte a prevenire, difendere e riscarcire i danni provocati dagli assalti dei predatori contro greggi e altri animali da allevamento.

"Grazie a queste misure – ricorda l'assessore all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori - la Regione è intervenuta, per la prima volta dopo anni nei quali si era scelto di concedere un contributo sui premi assicurativi, con indennizzi agli allevatori che hanno subìto danni diretti (la perdita del capo) e indiretti (la mancanza di latte dovuta allo stress)".

Il prossimo bando, sempre nell'ambito del pacchetto da 4 milioni, coprirà i danni per gli eventi che si sono verificati dopo il 1 novembre 2014.

Ciascun evento viene indennizzato in base ad un tariffario, pubblicato sul bando, e differenziato per specie. Per una pecora, ad esempio, la media è di 700 euro, con un massimo di 15 mila euro per azienda nell'arco di 3 anni.

Altre misure contenute nel "pacchetto" e finanziate con i 4 milioni di euro regionali sono i contributi per lo smaltimento delle carcasse degli animali uccisi (in alcuni Comuni è stata riconosciuta anche la possibilità dei cosidetti "cimiteri aziendali", ovvero l'interramento nel fondo di proprietà), i contributi per recinzioni, cani da guardiania e altre misure di prevenzione, l'assistenza e l'informazione agli allevatori, il monitoraggio della presenza del lupo e degli ibridi sul territorio toscano, la cattura dei cani vaganti.

Secondo il monitoraggio 2013 sulla presenza del lupo ed ibridi in Toscana, gli esemplari in circolazione sono circa 320 equivalenti a circa 71 nuclei familiari.


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