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Attualità martedì 01 dicembre 2015 ore 17:10

I segretari Pd e il decreto salva-banche

I segretari di quattro regioni: "Capiamo il dramma dei titoli acquistati in buona fede, parlamentari al lavoro per verificare cambiamenti positivi"



FIRENZE — La nota è firmata da Dario Parrini, segretario regionale del Pd Toscana, e dai suoi colleghi di Emilia Romagna, Umbria e Marche Paolo Calvano, Marco Rapino e Francesco Comi.

"Riteniamo necessario portare un po' di chiarezza e di verità in merito al decreto del 22 novembre, non a caso ridefinito "salva-banche", relativo a quattro istituti di credito dei nostri territori - scrivono i segretari democratici - La verità è che il governo ha fatto tutto quello che le norme italiane e europee consentivano di fare, riducendo nella massima misura possibile gli effetti negativi dello stato di insolvenza in cui versavano gli istituti bancari in questione".

"Il governo ha adottato un provvedimento per salvaguardare circa 6mila posti di lavoro, i conti correnti di cui sono titolari oltre un milione di depositanti e circa duecentomila risparmiatori e imprese e tutti i risparmi investiti in obbligazioni ordinarie - si legge ancora nella nota -  Comprendiamo perfettamente lo sconcerto delle famiglie che hanno perso risparmi accumulati con anni di lavoro e di sacrifici e che oggi vivono un vero e proprio dramma. Non possiamo invece né comprendere né accettare il capovolgimento sistematico della realtà portato avanti da più parti a fini di lotta politica o di pura disinformazione da chi ha unicamente interesse ad alzare polveroni per nascondere la verità".

"Non è al governo infatti che si può imputare il fatto che tanti risparmiatori hanno acquistato titoli oggettivamente rischiosi, in buona fede, convinti che rischiosi non fossero - proseguono Parrini, Calvano, Rapino e Comi -  Crediamo comunque che quella di un'azione giudiziaria, anche tramite le associazioni dei consumatori, sia una strada che deve essere percorsa. I nostri rappresentanti in Parlamento sono già al lavoro allo scopo di verificare se esistano, in sede di conversione parlamentare del decreto, margini giuridicamente sostenibili per fare dei cambiamenti positivi. Il nostro impegno su questo sarà massimo, come sempre, con la serietà e la concretezza che contraddistingue il Pd e i suoi amministratori".

Chi urla e inganna le persone per ricavare un lucro politico, speculando sulla loro rabbia compie un atto ignobile e immorale, che con lo stesso impegno combatteremo, come atto di responsabilità verso i cittadini".


DARIO PARRINI, SEGRETARIO PD TOSCANA


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