Monitor Consiglio venerdì 21 febbraio 2025 ore 05:01 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Disturbi del comportamento alimentare, il governo cancella il fondo nazionale

La consigliera regionale del Partito Democratico annuncia la presentazione di un atto in Consiglio Regionale"
FIRENZE — “Il Governo rifinanzi il fondo istituito dal Governo Draghi dedicato alla prevenzione e cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: la bocciatura dell’ordine del giorno presentato dal Gruppo Pd alla Camera e firmato da tutta l’opposizione è la riprova del disinteresse e della poca attenzione della maggioranza verso un problema che riguarda 3 milioni di persone e che porta a 4mila morti ogni anno, soprattutto giovani. È un fatto gravissimo e porterò la questione in Consiglio regionale per vedere cosa ne pensano i partiti che sostengono Giorgia Meloni”.
Così la consigliera regionale toscana del Partito Democratico Elena Rosignoli annuncia la presentazione dell’atto con il quale chiederà l’impegno verso i disturbi del comportamento alimentari (DCA), dopo la bocciatura in Parlamento anche di un Ordine del Giorno a prima firma del deputato toscano Marco Furfaro che impegnava la maggioranza a ripristinarlo.
“Anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata e altre situazioni simili sono purtroppo casi che per la loro entità hanno visto attribuirsi dal Governo Draghi un fondo specifico rispetto a quello generale per la salute mentale, malattie a sé stanti con un budget autonomo e un’autonomia all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Chiediamo che vengano garantite risorse finanziarie adeguate e che si giunga celermente all’aggiornamento dei LEA assicurando l’inserimento stabile delle ulteriori 16 prestazioni ambulatoriali attualmente in discussione, garantendo per queste una copertura finanziaria autonoma”
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono caratterizzati hanno l’esordio in età evolutiva in costante diminuzione, e colpiscono maggiormente la popolazione femminile e “risultano anche associati ad altre condizioni psicopatologiche come - spiega l’esponente Pd - disturbi dell’umore, d’ansia, ossessivo-compulsivi, di personalità, abuso di sostanze e con il post Covid abbiamo visto un aumento del 40% dei casi colpendo attualmente il 5% della popolazione di cui il 96,4% donne. E ogni anno i disturbi alimentari provocano la morte di 4mila giovani, collocandosi come seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali”.
Le 16 prestazioni di assistenza ambulatoriale Lea in discussione riguardano, tra le altre, il monitoraggio e la prevenzione di complicanze ed aggravamenti della bulimia e dell'anoressia come anamnesi e valutazione con esame psicodiagnostico; visita psichiatrica di controllo (compresa quella infantile) e poi sedute di psicoterapia individuale, familiare e di gruppo.
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