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Attualità lunedì 02 novembre 2020 ore 19:30
Al via le centrali per il tracciamento Covid
Si trovano a Firenze, Carrara ed Arezzo e funzioneranno 7 giorni su 7 per individuare i contatti stretti delle persone contagiate dal Covid-19
FIRENZE — Presentazione alla Fortezza da Basso di Firenze della centrale fiorentina per il tracciamento delle persone entrate in stretto contatto con coloro che sono rimaste contagiate dal Covid-19. Si tratta di una funzione fondamentale per il contenimento dell'epidemia che, dopo l'impennata di nuovi casi registrata nelle ultime due settimane (gli attualmente positivi al Covid in Toscana sono quasi trentamila), è stata rafforzata dalla Regione con l'assunzione di 500 nuovi operatori.
Gli spazi destinati ad ospitare i tracciatori sono stati ricavati a Firenze nel padiglione Cavaniglia della Fortezza da basso e ad Arezzo e Carrara in altre aree fieristiche.
Le centrali inizieranno la loro attività il 4 Novembre con una giornata di formazione per gli operatori; poi, dal 5 Novembre, saranno pienamente operative 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20.
I 500 tracciatori sono stati assunti attingendo da una graduatoria nazionale del Dipartimento della protezione civile che include infermieri, medici e tecnici sanitari; a questi si aggiungono studenti dell'ultimo anno di medicina o di scienze infermieristiche tramite un accordo sottoscritto fra la Regione e le tre università della Toscana.
Nel padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso lavoreranno 200 tracciatori, gli altri saranno ripartiti in parti uguali fra le centrali di Arezzo e di Carrara.
“Abbiamo lavorato senza sosta per allestire, nei tempi più rapidi possibili, le tre centrali di tracciamento, che ci consentiranno di ricostruire la filiera dei contatti e limitare la diffusione del contagio - ha commentato il presidente Giani -. Siamo passati dalle parole ai fatti e di questo ringrazio chi ha risposto con tempestività al nostro appello, a partire dalla Protezione civile per l’ottimo lavoro logistico e di coordinamento, Firenze Fiera che ha allestito gli spazi, e le 500 persone che si sono messe a disposizione con passione, competenza e voglia di fare. Stiamo facendo sforzi straordinari per garantire la sicurezza sanitaria di tutti. C’è ancora molto lavoro da fare, ma l’impegno è massimo da parte di tutta la comunità. Prenderemo i provvedimenti necessari, adeguati e proporzionati alla situazione del momento, in linea con le decisioni del Governo”.
“Sono tre gli ambiti in cui ci siamo attivati in questa nuova fase dell’emergenza - ha spiegato l’assessora Monia Monni - allestimento di tre centrali per il tracciamento, ricerca e attivazione di 1.500-2.000 posti da destinare alle cure intermedie dei pazienti positivi sintomatici, rafforzamento dei servizi per le categorie più a rischio Vogliamo snellire il carico di lavoro degli operatori sanitari, la filiera del tracciamento è fondamentale e va sostenuta e organizzata al fine di renderla il più efficiente possibile”.
“Il tema delle fragilità non si deve tradurre in politiche restrittive ad hoc per fasce della popolazione - conclude Monni - bensì in una vera e propria presa in carico. Voglio ricordare lo straordinario contributo degli anziani alle nostre comunità, dalle attività di supporto alla famiglia a quelle nelle associazioni di volontariato. A questo fine intendiamo potenziare e attivare servizi a sostegno dei più fragili come ad esempio quello di spesa a domicilio, che in tante realtà va avanti da marzo e che è di vitale importanza per la tutela della salute di queste persone, che scelgono di restare nelle proprie case”.
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