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Attualità domenica 19 luglio 2020 ore 12:10

Estate in Toscana, la scelta della mascherina

In Toscana resta in vigore l'obbligo di indossare la mascherina come protezione individuale dal Covid 19, ce ne sono di vari tipi basta saperle usare



FIRENZE — Sono entrate timidamente nell'uso quotidiano dei toscani, all'inizio sono state viste con sospetto fino alla distribuzione porta a porta quale presidio necessario durante il confinamento ed ancora oggi accompagnano le uscite in pubblico, sono le mascherine contro il Covid 19.

Inizialmente sono state derise mentre si trovavano in mostra nelle farmacie a non più di 5 Euro per il modello over the top, lentamente sono andate a ruba tanto da dover effettuare consistenti rifornimenti per una distribuzione capillare affidata alla protezione civile ed alle singole amministrazioni comunali, gratuitamente o a prezzo calmierato. Prezzo calmierato e qualità standardizzata, ma non per tutti, c'è infatti chi ha preferito affidarsi a mascherine più filtranti con alti standard di qualità.

A partire da marzo i toscani hanno imparato a riconoscere le sigle Ffp1 Ffp2 o Ffp3 e la dicitura mascherina chirurgica, in base alla loro capacità filtrante, aspetto che ha portato gli esperti a classificarle per necessità d'uso al fine di non sottrarle alle categorie più soggette al contagio come il personale sanitario. A cambiare non è solo il filtro ma anche il costo. Molti tutorial in rete hanno mostrato come indossare le mascherine, fino a creare veri e propri scambi di recensioni, comprese le stelle attribuite alla portabilità in ambienti aperti, chiusi ed alle varie temperature.

Il problema del naso. Un vero tormentone nel periodo del cosiddetto lockdown è stato il veder circolare in strada molte persone con il naso fuori dalla mascherina, un escamotage usato per migliorare la respirazione che però vanifica l'uso del presidio esponendo chi indossa la mascherina agli agenti patogeni.

Poche informazioni sulla durata dei presidi. Per quanto possono essere indossate? Quando esauriscono il loro potere filtrante? Il mese di aprile ha visto una ricerca spasmodica di indicazioni in merito alla possibilità di riutilizzare le mascherine, "come sterilizzare le mascherine" è tra le frasi più cercate spesso senza esito poiché senza riferimenti certi. C'è chi ha provato con il lavaggio ad alte temperature, chi ha usato alcol e disinfettanti e chi i raggi ultra violetti ma il ricambio della mascherina ha avuto la meglio. Per alcune settimane è circolato in tutta Italia un vademecum dell'Istituto Farmaceutico Militare di Firenze che ha poi spiegato trattarsi di un documento interno per la gestione dei dispositivi in dotazione, senza l'intento di divulgare istruzioni per l'uso. 

Le mascherine di vicinato. Un fenomeno esploso durante l'epidemia di Covid 19 è stato la realizzazione fai da te delle mascherine in stoffa che sono state prodotte in casa da sarte di quartiere e distribuite attraverso reti di volontariato, principalmente attività su strada aperte al pubblico.

Anche in questo caso a tornare utili sono stati i tutorial pubblicati online con la dimostrazione pratica della scelta dei tessuti più adatti, di come tagliarli e piegarli per ottenere un prodotto efficace con il minimo delle cuciture.

Il boom delle mascherine di comunità ha seguito l'andamento dell'epidemia e la carenza di mascherine messe a disposizione in quantità prima e successivamente a prezzo calmierato. 

Alcuni artigiani hanno convertito la produzione della piccola azienda per produrre mascherine in stoffa che con il passare dei giorni sono state sempre più personalizzate sino a caratterizzare veri e propri brand per associazioni e successivamente per le imprese. Oggi ci sono mascherine con il logo aziendale che vengono offerte ai clienti come gadget di rappresentanza.

Hanno preso il posto dei bracciali. In Toscana resta in vigore l'obbligo di indossare la mascherina e per questo motivo se ne vedono tante e di vario tipo in circolazione, spesso indossate sul gomito o al polso pronte per essere indossate nei luoghi chiusi o per intrattenersi in conversazioni ravvicinate.

Per l'estate 2020 sono oramai un oggetto di culto sulle spiagge dove ciascuno sfoggia la propria mascherina personalizzata e c'è chi non si è fatto sfuggire l'accoppiamento con il costume. Sono sempre meno quelle di tipo chirurgico che però restano tra le raccomandate assieme all'indicazione di mantenere la distanza di sicurezza e lavarsi spesso le mani.


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