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Attualità domenica 15 gennaio 2023 ore 18:53

Fipili, pedaggio e caro carburanti, autotrasportatori in crisi

Il raggruppamento di piccoli imprenditori del trasporto merci è intervenuto sul pedaggio sulla strada di grande comunicazione dopo il caro carburanti



FIRENZE — La Superstrada Firenze Pisa Livorno a pagamento graverà sugli autotrasportatori per milioni di euro all'anno, è la denuncia di Ruote Libere, raggruppamento dei piccoli imprenditori del trasporto merci che dopo il caro carburanti ha accolto con preoccupazione la notizia del pedaggio.

Una combinazione, secondo gli autotrasportatori, che rischia di mettere in ginocchio il trasporto merci su gomma in Toscana lungo l'arteria che collega il capoluogo con la costa toccando numerose località di punta per il comparto industriale toscano, oltre ad essere attraversata ogni giorno da migliaia di pendolari.

Ruote Libere interviene dopo l'annuncio della nascita entro il 2023 di Toscana Strade, la società in house della Regione Toscana a cui verrà affidata la gestione della strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. La road map è definita, e dopo la costituzione della società si punta ad arrivare per il 2024 all'introduzione delle tariffe di pedaggio per i tir, per un incasso previsto di 14 milioni di euro annui. "Toscana Strade - ha spiegato il presidente Giani - non si dovrà solo preoccupare di manutenere bene la strada ma anche di programmare nuovi investimenti, nuove progettazioni per progressivamente rendere più sicura la Fipili, garantendo le corsie di sicurezza. Questo è l’obiettivo che ci poniamo per tutto il tratto". In alcuni tratti si ipotizza la creazione di una terza corsia. "Penso ad esempio al tratto che va dall’incrocio con l’autostrada da Firenze-Scandicci fino a Lastra a Signa, dove verrà il nuovo ponte. Per l’altro tratto della terza corsia penso a quello da Pontedera al bivio tra Pisa e Livorno dove d’estate, col pendolarismo verso le località di mare, si creano le maggiori difficoltà".

Alessandro Giannasi, imprenditore toscano dell'autotrasporto e componente dell'ufficio di presidenza di Ruote Libere ha così replicato "L'annuncio della Regione Toscana di rendere la superstrada Firenze-Pisa-Livorno a pagamento per i mezzi pesanti è l'esempio di come il fare cassa sia l'unico vero obiettivo di chi è chiamato a indicare le linee guida per le politiche del trasporto merci nel nostro Paese. Il presidente della Regione Giani ieri ha presentato il progetto come un successo e una innovazione per il territorio immaginando di poterlo applicare su altre arterie, la realtà è che - al di là delle società ad hoc che verranno create - la sola novità sarà che una strada da sempre gratuita verrà messa a pagamento per gli autotrasportatori i quali, si stima, verranno gravati di un balzello complessivo da 14 milioni di euro all'anno"

 "Ovviamente la promessa è che queste risorse verranno utilizzate per investimenti e manutenzioni sulla FI-PI-LI, ma è paradossale come venga stravolta la stessa logica - continua Giannasi -. Normalmente i pedaggi vengono applicati per finanziare investimenti già effettuati, non per avere risorse con le quali promettere i lavori, senza calcolare che gli investimenti per le autostrade italiane sono stati già ampiamente ammortizzati eppure si continuano a pagare pedaggi elevatissimi che arricchiscono i concessionari. Ricordiamo, nel caso specifico della Firenze-Pisa-Livorno, che parliamo di una arteria in alcuni tratti priva delle stesse corsie di emergenza: un limite importante che non giustifica certo l'elevazione a strada a pedaggio. Ma ormai sappiamo che quando si tratta di fare cassa anche la tanto sbandierata sicurezza può passare in secondo piano. Evidentemente, lo ribadiamo, tartassare gli autotrasportatori, una categoria già piegata dal caro carburante e da problemi atavici irrisolti, è il modo più semplice per rimpinguare le casse della Regione".


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