Monitor Consiglio venerdì 27 gennaio 2023 ore 12:28 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Giornata della Memoria, i nostri figli costruttori di pace
"Giornata di grande importanza per ricordare le vittime dell'Olocausto e riflettere sui valori dell'educazione e della tolleranza"
FIRENZE — Il Consiglio regionale si è riunito il 27 Gennaio in una seduta solenne dedicata al Giorno della Memoria presso il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. La presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Irene Galletti, la consigliera regionale Silvia Noferi e il consigliere comunale di Prato, Carmine Maioriello, parteciperanno alla commemorazione.
“Il Giorno della Memoria è una giornata di grande importanza per ricordare le vittime dell'Olocausto e riflettere sui valori dell'educazione e della tolleranza, per prevenire il ripetersi di tali eventi scellerati ed insegnare ai nostri figli come diventare futuri cittadini costruttori di pace - scrivono in una nota Galletti, Noferi e Maiorello - In questa giornata ricordiamo le vittime innocenti dell'Olocausto, tra cui ebrei, rom, omosessuali, disabili e oppositori politici, che furono brutalmente perseguitati e uccisi dal regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale".
“Il Consiglio regionale si è unito oggi alla comunità, in questi luoghi così densi di storia, per commemorare le vittime e per riflettere sull'importanza di continuare a lottare contro l'odio e la discriminazione in ogni forma. Come rappresentanti eletti, continueremo ad impegnarci nel promuovere la pace, la tolleranza e l'uguaglianza per tutti, per costruire un futuro migliore ed una società più consapevole" si legge ancora nella nota.
“Ma chi promuove la pace non può dimenticare che in questo momento
violenze e conflitti stanno imperversando in tutto il mondo - concludono Irene Galletti, Silvia Noferi e Carmine Maioriello - In Ucraina,
un conflitto armato è in corso da diversi mesi e sta causando la morte
di migliaia di persone e dolore per molte altre. Queste sofferenze
richiedono l’impegno sincero e pervicace di donne e uomini costruttori
di pace, per evitare che giornate di riflessioni fondamentali come
quella di oggi diventino, per la politica, un vuoto esercizio di
retorica con cadenza annuale".
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