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Attualità lunedì 04 maggio 2020 ore 17:34
Ristoratori e commercianti in rivolta per sopravvivere al Covid
Altissima adesione alla mobilitazione regionale di Confcommercio Toscana contro la mancata riapertura con la Fase2: 25.000 imprese a rischio
FIRENZE — Hanno risposto in centinaia in tutta la Toscana all'appello di Confcommercio che ha indetto una mobilitazione regionale contro il lockdown prolungato per negozi, bar e ristoranti. Stamattina, dalle 10.30 alle 13, tantissime saracinesche si sono alzate in tutta la regione, le luci si sono accese nei negozi ma nessun cliente è entrato, come annunciato. Sulle porte affissi i cartelli con la scritta “Ripartiamo”.
Obiettivo: chiedere al governo di riaprire negozi, bar e ristoranti il 18 Maggio. Secondo i dati della Confcommercio, sono 128mila le imprese toscane del terziario rimaste in sospeso per le misure di contenimento dell’epidemia di Covid. E nel mese di giugno è previsto il picco della crisi di liquidità, con 25mila imprese che rischiano di chiudere, cancellando 65mila posti di lavoro e 8 miliardi di valore aggiunto.
Per i bar e i ristoranti, il problema essenziale poi è come riaprire: per questo che Confcommerci ha chiesto la concessione di spazi pubblici gratuiti in cui poter posizionare i tavolini per mantenere lo stesso numero di coperti nonostante il distanziamento, la deducibilità fiscale delle spese per la ristorazione al pari di quelle sanitarie, la riduzione dell’Iva e degli oneri contributivi.
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