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Attualità venerdì 18 marzo 2016 ore 16:00

Intramoenia, si accende il dibattito

Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha proposto l'abolizione della libera professione. Non è d'accordo l'assessore alla salute Saccardi



FIRENZE — Tutto è partito con il presidente della Regione che attraverso un post su Facebook ha proposto l'abolizione dell'intramoenia, dopo gli scandali che hanno travolto due chirurghi toscani: "In sanità basta con la libera professione, fonte di diseguaglianza e di corruzione. In Toscana abbiamo due grandi medici indagati - ricorda il governatore. L'accusa è più o meno la stessa: avere sospinto i malati verso la libera professione a pagamento. Se hanno sbagliato dovranno pagare. Ma a quanti cittadini è capitato di sentirsi rispondere che a "pagamento si fa prima? Purtroppo, credo, a molti". Per questo secondo il governatore si deve promuovere una legge di iniziativa popolare al parlamento per abolire la libera professione.

L'assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi non è d'accordo con il presidente della Regione e si dissocia: "Prendo atto che oggi abbiamo una legge che consente ai chirurghi di svolgere la libera professione. Nel momento in cui questa legge sarà cambiata, se sarà cambiata ci adegueremo". "A oggi è possibile svolgere la libera professione al di fuori degli orari di lavoro: sono convinta che sia un valore".

Anche il ministro alla salute Beatrice Lorenzin interviene sulla libera professione attraverso le agenzie stampa: "L'intramoenia - sottiliena il ministro - non va abolita, ma regolamentata e messa a sistema. Lo stato di avanzamento della norma è invece molto lento, mentre servirebbe uno scatto in avanti da parte delle Regioni".

La Cisl invece, attraverso Rossella Bugiani della segreteria regionale, propone di bloccare l'attività libero professionista finché le liste d’attesa pubbliche non rientrano nei parametri previsti.

Intervengono anche i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, attraverso il capogruppo Andrea Quartini: "Ci auguriamo che questa del governatore toscano Rossi non sia l'ennesima operazione di marketing politico, frutto più della sua ambizione di scalare i vertici del suo partito, che della necessità di risolvere effettivamente il tema cruciale delle liste d'attesa nel servizio pubblico. La pensiamo allo stesso modo di Rossi su intra ed extra moenia, al punto da presentare un atto dedicato sul quale vogliamo capire se il Pd ha la stessa linea del presidente della Regione Toscana".


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