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Monitor Consiglio mercoledì 01 febbraio 2023 ore 14:01 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Scandalo Keu, la Regione si costituirà parte civile
"Approvata la nostra mozione: gioiamo insieme a Cgil e Libera per questo risultato”
FIRENZE — “Nella due giorni di congresso regionale Cgil che si è concluso ieri ieri ho ascoltato Dalida Angelini e don Andrea Bigalli di Libera appellarsi alla Regione per chiedere che si costituisse parte civile nel processo relativo all’inchiesta Keu” Afferma Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana - Sono felice di poter condividere con loro e con tutti i toscani la notizia che, con il voto favorevole alla mozione del Movimento 5 Stelle, la Toscana si assume questo impegno anche dentro l'aula del Consiglio regionale”.
“Con questo voto favorevole - sottolinea Galletti - la Regione Toscana si impegna senza possibilità di passi indietro a costituirsi parte civile nel processo relativo all’inchiesta Keu in merito allo smaltimento illecito dei fanghi prodotti dalla concia delle pelli, nonostante nell’inchiesta siano emersi nomi di politici attualmente presenti in Consiglio e in Giunta".
“Lo consideriamo un atto dovuto ma non scontato, sia chiaro - prosegue Galletti - E' quasi certo infatti che i siti interessati dagli sversamenti conciari siano molti di più di quelli segnalati dalla stampa, questo per via del vincolo di riservatezza posto dagli inquirenti. Questo aspetto rende evidente che i 10 milioni di euro stanziati dalla Giunta saranno insufficienti a rimediare al danno ambientale e alla salute prodotto".
”Sarà pertanto fondamentale far valere il principio 'chi inquina paga', perché l’arricchimento illecito di pochi individui non può essere certamente coperto dalla fiscalità generale, cioè con le tasse dei toscani. In tal senso, la costituzione della Regione come parte civile è un dovere morale oltre che economico a cui chi amministra non può sottrarsi" sottolinea la consigliera 5Stelle.
“È solo un primo passo in avanti però - incalza la consigliera regionale - perché la politica non ha ancora esaurito il suo compito. Adesso deve essere fatta chiarezza su quella famosa cena tra consiglieri e conciatori e molte altre circostanze, per dare le dovute spiegazioni politiche ai cittadini toscani maggiormente colpiti dalla vicenda”.
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