La salute è sviluppo, la salute è futuro

FIRENZE — A dieci anni dall’inizio dell’impegno nella cooperazione sanitaria internazionale, la Regione Toscana ha dedicato due giorni riflessione ai temi della salute, dello sviluppo e dell’integrazione, sempre più interdipendenti nei destini del mondo globale. Con una spesa di 58 centesimi ad abitante, la Regione sostiene ogni anno venti progetti di cooperazione sanitaria internazionale, fornendo supporto, formazione e assistenza tecnica a più di 110 ospedali e centri socio sanitari in Italia e all’estero. Gli interventi sono coordinati da una struttura di riferimento, il Centro Salute Globale, che ha sede nell'ospedale Meyer.

Il piano di cooperazione sanitaria prevede che la regione Toscana intervenga in via privilegiata in alcune aree del mondo, come l’Africa, il Medio Oriente, i Balcani. In questi paesi la Regione non si limita a investire risorse economiche ma invia professionisti in grado di trasmettere le loro capacità e conoscenze ai colleghi locali e migliorare la qualità dell'assistenza.

Il Centro di salute globale gestisce anche gli interventi sui migranti che arrivano in Toscana.

In occasione del decennale,  è stato proiettato a Firenze il documentario Fragil equilibrio di Guillermo Garcia Lopez. Insignito del premio Goya, il documentario racconta le diseguaglianze, il disagio e le contraddizioni della società contemporanea attraverso le parole di Josè Mujica, senatore e presidente dello stato dell’Uruguay dal 2010 al 2015. 

Anche il Centro di salute globale ha prodotto uno spot di sensibilizzazione sul ruolo della cooperazione internazionale il cui è protagonista è un medico africano. Lo slogan è “la salute è sviluppo, la salute è futuro”.

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