Attualità martedì 04 aprile 2017 ore 11:57
La Toscana prima per numero di imprese straniere
Le aziende guidate da stranieri sono 53.578 su un totale di 419.900 imprese registrate. La metà concentrate tra Firenze e Prato
FIRENZE — Una presenza che aumenta sempre di più e che rende la Toscana unica a livello nazionale. Il 9 per cento delle 600mila imprese che in Italia sono guidate da imprenditori stranieri si trova in Toscana. Sempre osservando il contesto dal punto di vista percentuale, la quota di imprenditori stranieri ha raggiunto a fine 2016 il 12,9 per cento, tre punti percentuali e mezzo al di sopra della media italiana che si attesta a 9,4 per cento.
I dati sono quelli raccolti da Unioncamere Toscana nell’ultimo report, realizzato sulla base delle informazioni fornite dal registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Nella maggior parte dei casi si tratta di ditte individuali, 44mila, pari all'82 per cento. Per fare un confronto, fra gli imprenditori italiani, invece, l’incidenza delle ditte individuali è decisamente inferiore e si ferma al 47 per cento. Solo un’azienda straniera su dieci è invece costituita sotto forma di società di capitali anche si tratta di una tipologia in crescita. Aumentano, comunque, anche le ditte individuali (+2,6 per cento) e le società di persone (+2,5 per cento), facendo registrare un aumento che si colloca in controtendenza rispetto a quanto avviene per le omologhe forme giuridiche a conduzione italiana.
Guardando ai settori, una parte rilevante del saldo positivo deriva dal commercio, dove negli ultimi 5 anni si è registrato un boom di esercizi a conduzione straniera, con un aumento pari a 4.600 imprese. Gli altri comparti del terziario hanno inoltre contribuito con 3mila imprese al saldo del quinquennio, e l’industria con altre 2mila unità. Nel 2016 è cresciuta di 7 punti percentuali anche l'imprenditoria legata al turismo. Sono aumentate, infine, di 430 unità le attività produttive manifatturiere.
Le comunità imprenditoriali più numerose in Toscana sono quelle provenienti da Cina e Romania, seguite da Albania e Marocco. Solo 26mila imprese, quasi la metà, sono dislocate tra Firenze e Prato.
"La ‘vivacità’ imprenditoriale delle comunità straniere presenti sul territorio regionale – ha detto il presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni – ha consentito di controbilanciare il calo generalizzato delle imprese a conduzione italiana che si è registrato nel corso degli ultimi anni, confermando come si tratti di una risorsa preziosa per l'economia dei nostri territori. Certo, non sono poche le difficoltà che questi imprenditori si trovano ad affrontare, difficoltà di inclusione e di accesso ai finanziamenti, ma anche in alcuni casi di difficile convivenza con le problematiche legate al rispetto della legalità. Sono tutti fronti su cui occorre continuare a lavorare".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI