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Monitor Consiglio mercoledì 28 maggio 2025 ore 15:37 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

Permessi di soggiorno, dal caso Prato una proposta

Marco Martini
Marco Martini

Presentata una mozione per migliorare efficienza e dignità nel rilascio e rinnovo



FIRENZE — “Code interminabili, notti all’addiaccio davanti alla Questura, ritardi che negano l’accesso a diritti fondamentali: una situazione che non può più essere ignorata. È da Prato, città simbolo delle complessità legate alla gestione dei flussi migratori, che parte la nostra proposta per affrontare una criticità che riguarda l’intera Toscana e richiede un intervento strutturale. Un grido di allarme che come democratici abbiamo raccolto dalle fila interminabili di fronte alla questura dei mesi passati e dalle associazioni delle comunità migranti”.

È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Martini, annunciando la presentazione di una mozione che impegna la Giunta toscana a farsi parte attiva nella risoluzione delle disfunzioni che caratterizzano le procedure per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno.

La mozione prende le mosse proprio dalle difficoltà registrate in diversi territori della Toscana, dove le attese prolungate, la mancanza di strutture adeguate per l’accoglienza degli utenti e i ritardi nella lavorazione delle pratiche generano disagi inaccettabili per migliaia di persone.

“È una situazione che mette in discussione la dignità delle persone - spiega Martini - ma che ha anche ripercussioni sull’intero sistema sociale e produttivo, ostacolando l’integrazione e alimentando marginalità”.

Il testo dell’atto presentato prevede che la Regione si attivi per l’apertura di un tavolo di confronto con Prefetture, Questure e Comuni interessati, con l’obiettivo di analizzare le criticità e individuare soluzioni operative. Tra le ipotesi avanzate, anche quella di sperimentare forme di collaborazione con i Comuni, attraverso un coinvolgimento nella verifica documentale propedeutica al rilascio del titolo di soggiorno, nel rispetto della normativa vigente.

“Non si tratta di invadere competenze, ma di contribuire a migliorare l’efficienza del sistema, anche recuperando esperienze già maturate sul territorio, come accaduto a Prato tra il 2006 e il 2009 - aggiunge Martini - Il nostro impegno è quello di sollecitare anche il Governo e il Parlamento affinché si apra una riflessione organica sulla normativa nazionale, oggi non più adeguata alla realtà dei territori”.

“Chiediamo alla Giunta regionale - conclude - di dare voce alle esigenze delle comunità locali, tutelare i diritti dei cittadini stranieri regolarmente presenti e promuovere una gestione più equa, efficace e rispettosa del principio di legalità.”


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