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Monitor Consiglio mercoledì 13 novembre 2024 ore 20:01 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
"Il Governo ripristini l'Iva al 10% per il pellet"
"L'Iva è stata riportata al 22% nel Marzo 2024. Risoluzione approvata all'unanimità in Consiglio regionale"
FIRENZE — “L’iva sul pellet torni al 10%”: è la richiesta al Governo e al Parlamento per la manovra 2025 contenuta nella risoluzione approvata all’unanimità oggi in Consiglio regionale, primo firmatario Marco Niccolai (Pd), Presidente della Commissione per il sostegno e lo sviluppo delle Aree Interne dopo che è passata al 22% a marzo 2024.
“Proponiamo - ha affermato Marco Niccolai - il ripristino dell’aliquota IVA agevolata al 10% per l’acquisto di pellet come misura di sostegno alle famiglie, in particolare a quelle residenti nelle aree energeticamente vulnerabili. Lanciamo l’appello unanime delle forze politiche per tornare sui propri passi e andare ad agevolare con questa misura di perequazione economica chi decide di rimanere a vivere in montagna. Luoghi dove, è facile capire, maggiore è l’utilizzo del riscaldamento e l’accesso alle fonti energetiche è più limitato o l’utilizzo del riscaldamento più costoso”.
“Del resto - ha spiegato Niccolai - l’iva sulla legna da ardere e sul cippato è già al 10%. La scelta ha una valenza di sostenibilità ambientale ed economica: non solo si risponde a una esigenza delle famiglie ma si favorisce anche quella filiera imprenditoriale legata al settore forestale molto importante per la tenuta delle aree montane. Il pellet infatti è un biocombustibile ricavato dalla compressione della segatura e di altri residui legnosi e rappresenta una delle soluzioni più diffuse per il riscaldamento domestico nelle aree dove l’accesso a fonti energetiche come il gas metano è più limitato. È molto utilizzato in stufe e caldaie a biomassa ed è apprezzato non solo per il suo basso impatto ambientale, ma anche per la sua elevata efficienza energetica, rendendolo una scelta vantaggiosa in termini di sostenibilità rispetto ai combustibili fossili”.
“Anche molte amministrazioni comunali di aree montane si sono espresse in questo senso - ha ricordato Niccolai - anche perché l’aumento dell’aliquota potrebbe spingere molti utenti a tornare all’utilizzo di fonti di riscaldamento meno sostenibili, come il gasolio o il carbone, vanificando gli sforzi in termini di transizione ecologica e compromettendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Ci auguriamo - conclude - che il Governo accolga l'appello della Regione Toscana. Ringrazio i deputati del Pd che, alla Camera, hanno depositato un emendamento alla manovra 2025 che va nella direzione che auspichiamo".
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