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Monitor Consiglio mercoledì 06 luglio 2022 ore 14:08 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

*Siccità: anche in Toscana qualcosa si muove (finalmente)"

Elena Meini
Elena Meini

“Giani ha chiesto lo stato di emergenza per la siccità? Come mai? Fino a un mese fa la pensava diversamente! Scherzi a parte, sono felice che si sia giunti a questo primo passo per fronteggiare un problema che potrei definire ciclico, non solo in Toscana, ma in tutta Italia”



FIRENZE — “Era fine marzo quando, – dichiara la Consigliera Elena Meini a poche ore dalla dichiarazione del Presidente Giani sulla richiesta dello stato di emergenza, seguendo a ruota altre regioni italiane – dopo mesi di richieste da parte degli agricoltori, ho presentato una mozione per richiedere interventi urgenti a seguito dei problemi idrici e della scarsità di piogge che stavano colpendo la nostra regione. Nella prima stesura del documento richiesi espressamente la possibilità di richiedere lo stato di emergenza in quanto, con largo anticipo, avremo potuto meglio supportare le imprese e i cittadini che oggi, sono quasi allo stremo”

Lo stesso direttore di AIT, nei giorni scorsi ha infatti parlato di “tempesta perfetta” in quanto, al fenomeno della siccità si è aggiunto quello della scarsità di piogge.
“Già a fine marzo gli indici di piovosità redatti dal Lamma avevano fatto risuonare un campanello di allarme, per questo motivo ho creduto fosse il caso di giocare d’anticipo. Purtroppo il PD non la pensava in questo modo e, per portare a casa l’impegno a lavorare sulla sburocratizzazione e sulla nuova realizzazione degli invasi, ho preferito modificare la mozione rimuovendo la richiesta dello stato di emergenza e far così approvare il mio atto nella seduta del maggio scorso”

“In questi casi, odio avere ragione. In poco più di un mese, come previsto, la situazione si è aggravata e nonostante il tentativo di temporeggiare tipico del Presidente, siamo arrivati alla richiesta dello stato di emergenza”

“Non voglio essere una Cassandra della politica” – ironizza la consigliera – “ma è piuttosto evidente che fenomeni di questo tipo si ripetano nel tempo. Oggi più che mai allora dobbiamo lavorare sulla prevenzione, plaudo quindi alla proposta di Giani di realizzare nuovi invasi, come peraltro scritto nell’atto che avevo presentato”

“Per questo motivo” – conclude Elena Meini – “al prossimo Consiglio andrà in discussione un mio documento per chiedere che siano individuati appositi siti estrattivi dismessi, idonei a divenire bacini di accumulo, come già avviene in altre realtà italiane. L’acqua è un bene prezioso, senza colore politico e mi auguro che questo documento venga condiviso subito, senza aspettare altro tempo, per non ritrovarsi con... l’acqua alla gola!”


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