Attualità giovedì 03 dicembre 2015 ore 16:24
Sperimentazioni, Donzelli vuole vederci chiaro
Il Consigliere di Fratelli d'Italia ha sollevato di nuovo il caso di Cinzia Bellucci, deceduta dopo essere stata sottoposta a una terapia sperimentale
FIRENZE — E' una vicenda complessa quella di Cinzia Bellucci, morta il 4 marzo del 1991 all'età di 36 anni dopo essere stata inserita in un percorso sperimentale per la cura della leucemia. "Documenti ufficiali - si legge in una nota del Consigliere regionale Giovanni Donzelli - identificano come causa del decesso l'utilizzo del farmaco sperimentale "Amsacrine", che gli fu somministrato a Careggi".
Donzelli ha provato a vederci chiaro e ha depositato un'interrogazione all'assessore alla Salute Stefania Saccardi per capire quanti pazienti sarebbero stati sottoposti a questa sperimentazione in Toscana. Una sperimentazione guidata dal centro 'Eortc' di Bruxelles ed effettuata su un minimo di 316 pazienti in tutto il mondo nell'arco di 4 anni.
All'interrogazione di Donzelli l'assessore Saccardi ha risposto nel giro di tre giorni. "Dopo una specifica ricognizione effettuata presso tutte le Aziende sanitarie della Toscana - si legge nel documento - E' risultato che un solo paziente è stato trattato con il medicinale Amsacrine". Segnatamente, a Massa nel 1988.
Guarda le interviste a Giovanni Donzelli e all'avvocato della famiglia di Cinzia Bellucci, Monica Caioli.
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