Attualità venerdì 24 marzo 2017 ore 19:20
Un vulcano di fango dietro alle esplosioni in mare
Primi risultati delle indagini dell'Ingv dopo l'emissione di gas che ha provocato l'innalzamento di una colonna d'acqua tra Montecristo e Pianosa
FIRENZE — Potrebbe esserci un vulcano di fango sotto il mare tra le due isole. Questo spiegherebbe la potente emissione di gas e la colonna d'acqua di alcuni metri sulla superficie del mare tra le isole di Montecristo e Pianosa.
E' quanto emerge dalle prime indagini svolte dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia su incarico del Dipartimento di Protezione Civile. I sorvoli, effettuati dalla Capitaneria di Porto con rilevazioni con telecamera termica, ''hanno evidenziato che le emissioni gassose non sono associate a variazioni di temperatura localizzate'', si legge in una nota dell'Ingv.
''Le analisi chimiche dell'acqua di mare, svolte dal gruppo geochimico dell'Ingv di Napoli, hanno messo in evidenza un importante aumento della concentrazione di metano. L'ispezione con mezzi sottomarini a controllo remoto, condotta dal personale Ingv di Portovenere, non ha individuato anomalie termiche localizzate''.
In sostanza si è potuto escludere che il degassamento avesse un'origine propriamente vulcanica. Conclusione: ''L'insieme degli elementi permette di restringere il campo delle ipotesi - spiegano gli esperti - indicando che si tratta di un fenomeno di tipo ''vulcano di fango'' in cui grandi quantità di metano fuoriescono in maniera vigorosa''.
Ora le indagini dell'istituto proseguono ''per determinare l'estensione dell'area interessata e comprendere meglio la genesi del fenomeno osservato''.
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