Variazione di bilancio, Giani assente in commissione

FIRENZE — “Continua - afferma Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega - l’ingiustificata assenza, registratasi ieri in Commissione, dell’Assessore al bilancio, ovvero del Presidente Giani, che né in fase di illustrazione, né in fase di votazione degli atti inerenti la seconda variazione del bilancio 2022 pluriennale23 e 24 si è presentato davanti ai componenti la specifica Commissione.” 

“Un vero peccato, oltre che una sorta di mancanza di rispetto verso i Consiglieri alla luce del fatto che manca nel Defr tutta la parte introduttiva legata alle modifiche significative conseguenti alla pandemia ed alla guerra in corso che hanno di fatto mutato in particolarmente drammatico lo scenario socio economico regionale. “ 

“Il nostro sistema produttivo è, infatti, fortemente colpito dai rincari energetici - precisa l’esponente leghista - tanto che IRPET rileva che il costo complessivo dell’energia elettrica pagato dall’apparato produttivo toscano era nel 2019 pari a circa 4,1 mld. Nel medesimo anno il costo complessivo del gas era di 1,2 mld di euro. L’aumento osservato negli ultimi mesi ha provocato un incremento di costo complessivo stimabile nell’ordine di circa 660 milioni di euro al mese. Se gli attuali livelli di prezzi si mantenessero inalterati nel 2022, l’aggravio di costo per il sistema economico sarebbe di circa 8 mld di euro.” 

“Se, in una ipotesi meno sfavorevole - sottolinea il rappresentante della Lega - i prezzi tornassero nella seconda metà dell’anno ai livelli osservati nel 2019, l’aumento complessivo della bolletta energetica per le imprese sarebbe di circa 4 mld”. 

“L’istituto di ricerca, evidenzia, altresì, come a queste condizioni, 15mila imprese e 117mila addetti manifesterebbero una significativa vulnerabilità. Particolarmente esposte le aziende del cartario e più in generale di molti settori in cui è specializzata la manifattura toscana come la chimica, trasporti, gomma e plastica, siderurgia.” 

“Non solo - insiste il Consigliere - l’aumento dei prezzi si ripercuote anche sui consumi delle famiglie toscane. Una parte dei prodotti che i cittadini consumano non è realizzata da imprese nostrane. Pertanto, l’impatto dell’incremento dei prezzi alla produzione deve essere ripartito sulle voci di spesa delle famiglie; con il rischio di provocare una inflazione aggiuntiva di 3,5%.” 

“Di tutto questo, Giani non parla e sceglie invece di spendere risorse a favore di molti comuni chiamati al voto. Va anche segnalato che il buco della sanità, pari a 206 ML, riferito al 2021, è stato solo in parte coperto dalla manovra. Infatti ci è stato detto che la copertura è stata trovata grazie ai 65 Ml previsti dall’attuale manovra, 5,5 Ml dal surplus del sistema sanitario, da 70 Ml di fondi europei destinati alla realizzazione della tramvia fiorentina, che sarà invece finanziata con nuovo indebitamento ed infine con il fondo di riserva pari a circa 48 Ml. Mancano ancora 7 Ml, ma è giusto evidenziare che il comparto sanità è ancora a rischio dal punto di vista finanziario e che quindi sarebbe ora il momento di valutare la riforma Saccardi, da noi sempre criticata, perché non ha portato e la pandemia ne ha dato prova, quell’efficientamento ed economicità così come sbandierato dalla Maggioranza.”

“Tutto questo ci dimostra - conclude Marco Casucci - come sia assente una visione organica, mentre prevale la discrezionalità del Presidente della Giunta, che, sulla base di richieste, risponde garantendo un insieme di finanziamenti a pioggia. A noi questo sistema non piace e gridiamo a gran voce che i soldi pubblici si debbano spendere attraverso bandi ad hoc e con la comparazione dei vari progetti. Il Giani tuttologo, non ci piace per niente.”

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