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Attualità martedì 29 novembre 2016 ore 18:10
Venti nuovi ispettori contro le morti in cava
Annuncio del presidente della Regione Rossi dopo l'incidente in cui ha perso la vita un operaio a Torano. "Basta carneficine o stop all'estrazione"
FIRENZE — Basta morti. "Sulle Apuane siamo arrivati a un punto limite". Questo il commento lapidario del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi all'indomani dell'ennesimo incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio, travolto da una lastra di marmo a Torano.
"Oggi stesso - ha poi detto Rossi - in Giunta è passato un provvedimento che assegna alle Procure di Massa e di Lucca 20 ragazzi che hanno fatto formazione e lavoro per andare a supportare l'attività di carattere repressivo che sulla base dei controlli le due Procure, eventualmente, faranno". La Regione ha anche "individuato insieme al Corpo forestale il modo per rilevare in maniera precisa quanto viene portato via dal monte, perché anche su questo ci sono troppe valutazioni difformi".
"La coscienza civile del Paese e della Toscana non può tollerare che una carneficina di questo tipo possa proseguire", ha detto Rossi che ha ribadito l'impegno della Regione nel contrasto a questo tipo di incidenti.
Quindi l'aut aut. "Se non si porrà fine alla tragedia dei morti sul lavoro nelle cave di marmo di Carrara, si dovrà cominciare a ragionare di una sospensione dell'attività di escavazione - ha concluso Rossi - faccio appello a tutte le persone consapevoli e coscienti perché sul rispetto della vita umana si produca una svolta, senza la quale non credo che alla lunga sia possibile pensare a una prosecuzione dell'attività di escavazione".
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