Attualità venerdì 13 novembre 2020 ore 18:10
La marcia dei ristoratori arriva a Roma
Partiti da Firenze il 4 Novembre sono arrivati al Pantheon in 62 per protestare contro le chiusure delle loro attività. Incontro con il premier Conte
FIRENZE — Sopo partiti da Ponte Vecchio nove giorni fa e oggi sono arrivati a Roma: i Ristoratori Toscana con Pasquale Naccari e Gianfranco Vissani in testa hanno raggiunto la Capitale per protestare contro le chiusure delle attività disposte dai provvedimenti governativi per limitare i contagi da Covid-19. Alla "Camminata degli Inessenziali" hanno aderito anche altre associazioni tra cui il Coordinamento nazionale Ncc, Assidea, Airca – Associazione Imprese ricettive Città d’Arte.
Ad aspettare i manifestanti che sono partiti da Firenze il 4 novembre, e si sono incamminati lungo la Francigena, al Pantheon oltre mille persone: commercianti, gestori di locali, ambulanti, partite Iva, tassisti, guide turistiche e anche semplici cittadini.
Al Pantheon dopo aver fatto un presidio di protesta è arrivata la notizia che il premier Giuseppe Conte li avrebbe incontrati e così è stato
"Basta, mantenete queste maledette promesse - Pasquale Naccari, il coordinatore del gruppo - Per il decreto ristori hanno utilizzato un termine inesattissimo: questo è un piccolo risarcimento dei danni che stiamo subendo. Abbiamo bisogno di misure più concrete, equiparate ad altre nazioni più civili d'Europa. Dovete cacciare i quattrini come stanno facendo Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Francia e Spagna".
"Siamo 60mila imprese, tra Ncc vetture e bus, ma per il governo siamo fantasmi – le parole di Giulio Aloisi, responsabile coordinamento nazionale Ncc - Si ricordano di noi solo quando c’è da pagare le tasse. Siamo in estrema difficoltà: molti di noi hanno già chiuso. Il turismo è scomparso e, anche se noi non siamo mai stati in lockdown, non lavoriamo da marzo perchè il turismo è scomparso. Eppure non abbiamo mica chiesto la luna: solo il 10% del fatturato dello scorso anno per arrivare almeno al prossimo marzo".
A Roma anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Stella: "Questi imprenditori sono un esempio per tutti noi, hanno camminato a piedi per 280 km per dire che non è normale prendere provvedimenti che uccidono l'economia. Queste misure sono un dramma per le imprese, per chi ci lavora e per le loro famiglie. Nessuno qui vuole negare che il Covid c'è e va combattuto rispettando le misure anti-contagio. Però, prendere provvedimenti così drastici è sbagliato e controproducente, l'economia toscana ne uscirà con le ossa rotte. O il Governo stanzia i fondi necessari, o centinaia di migliaia di persone finiranno sul lastrico".
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