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Attualità venerdì 26 marzo 2021 ore 19:20

Il corteo contro la crisi Covid invade la Signoria

Ai tassisti si sono uniti ristoratori, commercianti, ambulanti ed altre categorie per chiedere interventi di sostegno per le categorie in crisi Covid



FIRENZE — Un serpentone di taxi e mezzi privati è partito da via Simone Martini per raggiungere piazza della Signoria, nel centro di Firenze per la manifestazione di protesta contro il Governo organizzata dai tassisti di Uritaxi, i Ristoratori Toscana, Tni Horeca e i commercianti di Esistiamo.

Cortei di protesta sono stati organizzati anche a Milano, Torino, Bologna, Perugia e a Foggia. 

"Ai tassisti si sono uniti ristoratori, commercianti, ambulanti ed altre categorie, per dare un segnale al Governo, per andare oltre la semplice protesta sui social, che seppur necessaria, non è sufficiente” ha detto Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi. “L’auspicio - ha spiegato Giudici - è di essere d’ispirazione a tutto il mondo del lavoro che deve avere la capacità di ritrovarsi unito. Perché se è vero che le istituzioni nazionali sono state finora sostanzialmente indifferenti verso le piccole imprese e le famiglie che ne dipendono, con al massimo misure irrisorie, è altrettanto vero che la pressione sociale esercitata dagli italiani sia stata tra le più timide d’Europa. Oggi noi chiediamo aiuti veri sia in termini di sostegni, sia nel congelamento dei costi che invece continuano a correre: aiuti a fondo perduto ben più consistenti di quanto visto sinora, blocco di ogni forma di tassazione, contributi previdenziali figurativi, blocco sanzionato di tutti i mutui, blocco degli affitti”.

Pasquale Naccari, presidente di Ristoratori Toscana e di TNI Horeca Italia ha aggiunto “Dopo un anno di pandemia, nulla è cambiato. Ancora una volta siamo stati presi in giro da tutte le forze politiche. Il Governo deve risarcire i danni subiti dalle nostre aziende, dovute alle chiusure e alle restrizioni anti contagio. Abbiamo già fatto ricorso contro la presidenza del Consiglio e attendiamo l'udienza del 4 Giugno, ma nel frattempo abbiamo deciso di tornare nelle piazze, unendoci ai tassisti e ai commercianti in questa legittima protesta. Il decreto legge Sostegni è una delusione. Arriveranno briciole, totalmente insufficienti a salvare le nostre imprese. Intanto continuiamo a pagare tasse, contributi, utenze e non ce la facciamo più”.

Al corteo si sono uniti anche i commercianti del movimento "Esistiamo" “Abbiamo aderito alla protesta lanciata da tassisti e ristoratori- ha detto Monica Coppoli, portavoce dei commercianti di Esistiamo - perché anche noi siamo insoddisfatti delle misure del Governo Draghi. In questo 2021 stiamo viaggiando con un 40-50 per cento di fatturato in meno rispetto al periodo pre-pandemia, ma le spese sono aumentate. Da qui all'estate rischia di chiudere un'attività su quattro. Va peggio per i negozi di abbigliamento, che hanno risentito più di tutti: chiuderanno due su quattro”.


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