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Attualità mercoledì 24 novembre 2021 ore 18:55

Meyer in allarme, boom di casi di bronchiolite fra i bimbi

Il Pronto soccorso del Meyer
Il Pronto Soccorso del Meyer

L'infezione da virus sinciziale preoccupa i medici dell'ospedale pediatrico. Solo nel mese di Novembre sono arrivati al pronto soccorso 140 casi



FIRENZE — Solo questo mese all'ospedale pediatrico Meyer i casi di accesso al pronto soccorso per bronchiolite, l'infezione da virus respiratorio sinciziale, sono stati 140. A Novembre 2019 erano stati 24. Il boom di infezioni nei bambini, a carico soprattutto dei lattanti e dei piccoli entro il primo anno di età, preoccupa i medici del Meyer: "Questa escalation di accessi e ricoveri per motivi respiratori sta obbligando l’ospedale a una riorganizzazione delle attività di ricovero programmate", afferma una nota della struttura pediatrica.

Il virus respiratorio sinciziale ha andamento stagionale e di norma la sua comparsa è tra Dicembre e Marzo. Quest'anno ha giocato d'anticipo, iniziando a diffondersi già dallo scorso Ottobre. Così adesso è pieno picco, con aumento importante di accessi in pronto soccorso con attese conseguenti e di ricoveri anche intensivi per motivi respiratori.

Sulle cause un'ipotesi esiste: "È possibile che il drastico cambiamento delle abitudini di vita, la netta riduzione delle occasioni di contatti sociali e l’aumento delle regole igieniche adottate nell’autunno-inverno 2020 abbiano determinato, forse, una ridotta circolazione e immunizzazione lo scorso anno", è la possibilità espressa dal Meyer.

Gli esperti dell'ospedale pediatrico avanzano delle raccomandazioni rivolte specialmente alla tutela di bambini nella fascia 0-2 anni, anche perché il vaccino contro questo virus non esiste. Dunque: evitare di portare i bimbi in ambulatori e ospedali se non strettamente necessario e, qualora lo fosse, tenerli distanti da tutti il più possibile nell'attesa; da scansare anche lughi affollati come supermercati e grandi magazzini, così come il contatto con persone che presentino sintomi respiratori, anche se si tratta di adulti. 

"Negli adulti - spiegano i medici - il virus sinciziale è responsabile anche di semplici raffreddori che invece nei piccoli e piccolissimi possono evolvere in situazioni respiratorie anche severe". La terapia in caso di infezione è "a base di anticorpi monoclonali, ma solo per bambini che presentano fattori di rischio come prematurità, immunodeficienze, patologie polmonari o cardiache. Per la generalità dei bambini l’infezione si risolve perlopiù a casa, ma nei casi gravi richiede il ricovero e ossigenoterapia".


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