Cronaca martedì 25 agosto 2020 ore 10:59
Tenta di strangolarla, lei si salva colpendolo con un pugno
L'uomo segnalato dopo l'aggressione è stato rintracciato dalla polizia per essere sottoposto alla misura di custodia cautelare in carcere
FIRENZE — La squadra mobile di Firenze ha rintracciato l'uomo che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe tentato di strangolare una transessuale con un cavo elettrico nella sua abitazione, a Novoli. L'episodio risale a metà Luglio.
Nel pomeriggio di ieri la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano per un marocchino di 35 anni, incensurato ma già noto alle forze di polizia, ritenuto responsabile dell'episodio di violenza avvenuto lo scorso 12 Luglio.
Il 35enne avrebbe afferrato un cavo elettrico, l’avrebbe avvolto intorno al collo della vittima per poi stringere con forza le due estremità per alcuni minuti, fino a farle mancare il fiato. Quest’ultima sarebbe poi riuscita a sottrarsi allo strangolamento, colpendo il suo aggressore con un pugno al volto. Quel giorno erano intervenute le volanti che avevano identificato il sedicente cittadino marocchino, dando il via ad una prima attività investigativa.
La parte lesa ha sporto denuncia ed è stata nuovamente ascoltata dalla mobile, che ha acquisito il referto medico con una prognosi di dieci giorni per un trauma toracico e del collo. Gli investigatori di via Zara hanno quindi cercato di ricostruire l’intera vicenda.
Secondo il racconto della vittima, quella mattina poco dopo le 8 l’indagato si sarebbe presentato alla sua porta pretendendo inizialmente un rapporto orale per poi andare in escandescenza rompendo alcuni oggetti. Poi avrebbe tentato di strangolarla con il cavo elettrico, sferrandole anche alcuni fendenti con un paio di forbici, colpi dai quali la vittima ha raccontato di essere rimasta illesa.
Pur non essendo del tutto chiare le motivazioni della lite e la dinamica dell’aggressione, in riferimento ai colpi eventualmente inferti con le forbici, nel provvedimento il giudice rileva che "può affermarsi con ragionevole certezza che l’indagato abbia tentato di strangolare la vittima con il cavo di una multipresa". Per questo motivo il cittadino straniero è stato sottoposto alla misura cautelare per gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio. L’uomo è stato accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano.
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