La letterina di Littizzetto a Tavares: «Hai fatto come Madonia, sei andato via da Ballando con Stellantis»
Cronaca giovedì 10 marzo 2016 ore 18:00
Inchiesta Tav Firenze, prosciolti in due
Nell'udienza preliminare il giudice ha scagionato Incalza e Mele per non aver commesso il fatto. A giudizio Maria Rita Lorenzetti e altri imputati
FIRENZE — Prosciolti per non aver commesso il fatto. E' questa la sentenza emessa dal gup di Firenze nei confronti di Ercole Incalza e Giuseppe Mele, coinvolti nell'articolata inchiesta relativa alla linea ferroviaria della Tav e in particolare ai lavori di sottoattraversamento, in tunnel, della città.
I due, come dirigenti dell'unità di missione del ministero delle Infrastrutture, erano stati accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all'abuso di ufficio nell'esecuzione dell'appalto.
Va a giudizio, ma alleggerita di varie imputazioni come corruzione, falso e abuso d'ufficio, l'ex presidente dell'Umbria e di Italferr Maria Rita Lorenzetti.
Insieme a lei a giudizio andranno anche il dirigente di Italferr Valerio Lombardi, il legale rappresentante di Nodavia Furio Saraceno, il già responsabile di Ds e Pd a Palermo Walter Bellomo, i dirigenti di Coopsette Maurizio Brioni e Marco Bonistalli, ma anche Busillo e Vizzino con l'accusa di frode nel corretto e completo montaggio della fresa di scavo del tunnel.
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