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Cronaca martedì 28 novembre 2017 ore 12:00

Foto hard, il ricatto e poi l'omicidio

Ci sarebbe alcune foto scattate a un minorenne di Prato alla base dell'assassinio del ventenne cinese ucciso e nascosto in una valigia, a Modena



MODENA — Le indagini cominciano a fare chiarezza sulla morte di Hu Congliang, il ragazzo di origine cinese di vent'anni ucciso nella sua abitazione a Modena durante un raid punitivo innescato, sembra, da un ricatto. Stando ai riscontri degli inquirenti, Hu Congliang, soprannominato Leo, aveva frequentato un minorenne conosciuto a Prato al quale aveva scattato alcune foto osée. Successivamente Leo avrebbe utilizzato quelle foto per ricattare il minorenne. Il quale avrebbe ingaggiato sempre a Prato altri quattro giovani di origine cinese per compiere una spedizione punitiva fino a Modena. Una missione culminata con il delitto in camera di Leo, mentre il nuovo compagno della madre, un avvocato, si trovava in un'altra stanza, ignaro di quel che stava succedendo: l'uomo pensava che quei ragazzi entrati in casa fossero amici del figlioccio (vedi qui sotto l'articolo collegato).

Hu Congliang è morto per soffocamento, ucciso con un cuscino. Poi i suoi assassini hanno nascosto il cadavere in una valigia e se ne sono andati. Sia il loro ingresso che l'uscita dall'edificio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Ieri la polizia ha fermato quattro minorenni, di cui due a Prato. Hanno tutti un'età compresa fra i 16 e i 17 anni. Tre sono stati raggiunti dalla polizia nelle loro abitazioni, il quarto in un internet point, concentrato su un videogame. Davanti agli inquirenti si sono dimostrati impassibili, così come i loro genitori. Eppure sono accusati di omicidio volontario pluriaggravato e di occultamento di cadavere. Un quinto ragazzo si è costituito qualche ora dopo, sempre nella città toscana, accusato degli stessi reati in concorso. Il fatto che si sia presentato spontaneamente ha fatto sì che, nonostante la denuncia, sia rimasto a piede libero.


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