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Attualità sabato 02 agosto 2014 ore 16:50

Il Pd toscano vara il riassetto istituzionale

Antonio Mazzeo

La direzione regionale del partito ha approvato il documento programmatico per la riorganizzazione istituzionale basata del decreto Del Rio



PONTEDERA (PISA) — Il documento è stato approvato con il 90% dei voti.

Sempre la direzione regionale ha invece respinto una richiesta di modifica dell'accordo raggiunto fra il Partito democratico, Forza Italia, Centro democratico, Toscana Civica, Comunisti italiani e Socialisti sul Toscanellum, la riforma della legge elettorale toscana. La modifica, che riguardava in particolare il mini-listino bloccato di tre nomi previsto dalla riforma insieme alle preferenze, è stata bocciata dal 90% dei votanti. La direzione regionale del partito ha ribadito anche che il Pd non utilizzerà il mini-listino, come peraltro già deliberato il 17 marzo scorso.

"Il secondo voto in direzione rafforza la nostra determinazione ad andare fino in fondo sulla strada della riforma elettorale, con la quale diventiamo i primi in Italia per introduzione del doppio turno e tutela della parità di genere. Due primati nazionali di cui siamo fieri" ha commentato il segretario regionale Pd Dario Parrini.

Nelle prossime settimane, il documento sul riassetto istituzionale degli enti toscani sarà discusso nei circoli e nelle direzioni territoriali. 

 "Il percorso avviato  non è solo un fatto burocratico ma una importante scelta politica - ha sottolienato il responsabile dell'organizzazione del Pd toscano, Antonio Mazzeo -  E' un punto di partenza per ripensare in modo costruttivo l'organizzazione dei territori, per renderla funzionale ai cittadini. Significa anche costruire una nuova identità politica della Toscana. Una grande sfida che dovremo saper cogliere per proiettare la nostra regione nel futuro".

Questi gli obiettivi prioritari indicati nel documento:,

- creazione di una nuova classe dirigente

- valorizzazione del ruolo dei sindaci  

- predisposizione di liste del Pd di livello provinciale e metropolitano in occasione dell'elezione del presidente e dei consiglieri della Città metropolitana di Firenze e delle nuove province, votando le liste nelle direzione provinciali del Pd con maggioranza qualificata (2/3 dei presenti) per rafforzare l'unità della scelta

- rappresentanza di genere

- promuozione di unioni e fusioni dei Comuni

- ridefinizione degli ambiti territoriali ottimali

- affrontare le problematiche relative al bilancio e ai dipendenti delle vecchie province

- definizione del riordino delle funzioni.


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