Sport domenica 27 settembre 2020 ore 17:00
Alaphilippe conquista l'iride, giornata no per i toscani
Con una prova superba il francese Julian Alaphilippe ha vinto il mondiale di ciclismo riportando oltralpe la maglia iridata dopo ventitré anni.
IMOLA — La nazionale italiana si è mossa bene ma oggi, nel momento clou, è mancata nelle gambe degli azzurri l’esplosività che poteva consentire ai nostri ragazzi di agganciare il francese o almeno il quintetto dei diretti inseguitori, giunto a ventiquattro secondi da Alaphilippe.
Al secondo posto si è classificato il favoritissimo della vigilia, il belga Wout Van Aert. Terzo è arrivato il giovane e promettente svizzero Marc Hirschi, allievo prediletto del grande Fabian Cancellara.
Primo degli italiani il tostissimo Damiano Caruso, giunto decimo.
Lo Squalo di Messina Vincenzo Nibali ha tagliato il traguardo al quindicesimo posto, appena prima del toscano Alberto Bettiol, giunto diciottesimo.
La gara si è accesa a settanta chilometri dal traguardo sui 258 previsti, quando la Francia ha iniziato a tirare il collo al gruppo, forzando l’andatura.
La svolta invece è arrivata nell’ultimo dei nove giri previsti, in occasione del passaggio sulla difficile e ripidissima salita di Gallisterna (17% di pendenza), quando Lou Lou Alaphilippe si è alzato sui pedali, è scattato ed ha fatto il vuoto.
Lungo le strade strette e tortuose che attraversano i calanchi gessosi e millenari delle colline imolesi Alaphilippe ha guadagnato quel pugno di secondi che ha saputo mantenere fino alla linea del traguardo, posto all’interno dell’Autodromo Dino e Enzo Ferrari.
Forse il quintetto formatosi all’inseguimento del francese avrebbe anche potuto recuperare sul battistrada se non fosse stato troppo occupato a perdere tempo a controllarsi a vicenda.
Bettiol è stato nel gruppo dei migliori fino al momento decisivo della corsa, quando ha dovuto arrendersi davanti alla ripidità della strada ed alla potenza del francese.
Per l’atleta di Castelfiorentino, che ha fatto la gamba all’ultimo Tour de France assistendo il proprio capitano Rigoberto Uran, si apre adesso la stagione delle Classiche del Nord e la possibilità di essere protagonista al Giro delle Fiandre, vinto con classe e grande autorità nel 2019.
Diego Ulissi a questo Mondiale doveva essere il capitano in seconda dell’Italia ma per trovarlo nell’ordine di arrivo bisogna scorrere l’elenco con il dito fino al quarantasettesimo posto, distaccato da Alaphilippe di oltre dieci minuti.
Subito dopo la corsa ha detto di non aver avuto fin dal mattino sensazioni ottimali e di aver lavorato per cercare di tenere coperto Vincenzo Nibali. Ha anche dichiarato, a ragione, che la forma ottimale oggi apparteneva solo agli atleti reduci dal Tour de France.
Adesso nei programmi di Diego Ulissi c’è il Giro d’Italia, che parte da Monreale sabato prossimo con una cronometro individuale e che purtroppo quest’anno non metterà mai le ruote in Toscana, neppure per un metro.
Per il portacolori della UAE Emirates la vittoria in una tappa è senz’altro una possibilità concreta, vista anche la conferma sulle proprie capacità avuta recentemente al Giro del Lussemburgo, che ha vinto meritatamente.
Giro d’Italia edizione 103 anche nei programmi dell’esperto Giovanni Visconti, oggi apparso meno a suo agio nel percorso imolese di quanto ci si potesse aspettare ed arrivato quarantatreesimo.
Anche per Visconti l’obiettivo al Giro d’Italia è quello di vincere una tappa, alla guida di una squadra, la Vini Zabù KTM, che certamente vedremo spesso all’attacco, a cercare le fughe di giornata e meritata visibilità.
Il ciclismo italiano torna a casa con due belle medaglie: l’oro di Filippo Ganna nella prova a cronometro Elite ed il bronzo di Elisa Longo Borghini nella prova femminile su strada Elite.
L’Autodromo di Imola chiude i battenti in attesa di ospitare il ritorno della Formula Uno, previsto per il prossimo 30 ottobre e 1 novembre con il neonato GP Emilia Romagna.
Gli organizzatori Italiani hanno superato l’esame a pieni voti, un mondiale di ciclismo organizzato in venticinque giorni in modo ineccepibile e con un percorso bellissimo.
Chapeau Imola. Chapeau Alaphilippe
ORDINE DI ARRIVO CAMPIONATO DEL MONDO DI CICLISMO 2020
- Julian ALAPHILIPPE – Francia – 6 ore 38 m inuti 34 secondi
- Wout VAN AERT – Belgio – a 24 secondi
- Marc HIRSCHI – Svizzera – s.t.
- Michal KWIATKOWSKI – Polonia – s.t.
- Jakob FUGLSANG – Danimarca – s.t.
Marco Burchi
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