Attualità sabato 13 gennaio 2018 ore 16:55
Una corona in mare per le vittime della Concordia
Nel sesto anniversario del disastro si sono di riaperte le porte della chiesa che ospitò i naufraghi. Presente anche il capo della polizia Gabrielli
ISOLA DEL GIGLIO — Al Giglio è la giornata della memoria, istituita per onorare il ricordo delle trentadue persone che persero la vita nel naufragio della Costa Concordia, che alle 21.45 del 13 gennaio 2012 si incagliò sugli scogli davanti all'Isola del Giglio. In tanti, istituzioni e cittadini, sono tornati sull'isola per partecipare alla cerimonia nella chiesa dei santi Lorenzo e Mamiliano che quella notte aprì le porte a chi riuscì a mettersi in salvo.
"Questa ricorrenza è un compito morale che ogni gigliese sente nei confronti dei familiari delle vittime, lontani da questa cerimonia, quasi fossero qui con noi", ha detto il sindaco Sergio Ortelli dopo la messa, al termine della quale una motovedetta della capitaneria di porto è andata sul luogo del naufragio, a Punta Gabbianara. Da lì è stata gettata in mare una corona di fiori, in memoria delle vittime del gigante che ormai non esiste più dopo l'operazione di smantellamento a Genova.
Il comandante Gregorio De Falco, che quella notte ordinò a Schettino di tornare a bordo della nave, ha detto: "Qui ho lasciato una parte della mia esistenza, della mia vita professionale e questa chiesa ha accolto in quella notte i naufraghi". "Per me è un'emozione, anche se naturalmente ci sono state 32 vittime. Ma quando posso ritorno sempre perché per me è importante".
Sull'isola anche il capo della polizia Franco Gabrielli: "Pur essendo una giornata di dolore e di memoria - ha detto - per me è anche una giornata in cui ho potuto incontrare nuovamente tante bellissime persone che vivono su quest'isola e a cui io sono profondamente legato".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI