Perché in Italia è vietato inneggiare a una strage di ebrei (e il diritto al dissenso non c’entra nulla)
Politica domenica 26 ottobre 2014 ore 19:33
"Renzi ci vuol far fuori? Se lo tolga dalla testa"
Reazioni immediate all'invettiva del segretario nazionale contro "i vecchi dirigenti del partito dei reduci". D'Attorre: "Noi rimarremo nel Pd"
FIRENZE — Così il deputato bersaniano ha risposto all'Ansa in merito all'intervento di Matteo Renzi alla Leopolda, dove il premier ha annunciato dal palco: "Non consentiremo a certi dirigenti di riprendersi il partito e di riportarlo dal 41 al 25%".
"No so se Renzi auspica una rottura ma se spera questo se lo tolga dalla testa - ha replicato Alfredo D'Attorre - Noi rimarremo nel Pd per restituirgli la sua vocazione di grande partito della sinistra e per costruire un'alternativa nel Pd che possa affermarsi al prossimo congresso".
"Spero che, oltre a non avere un partito di reduci, non abbiamo un partito solo di amministratori delegati o di grandi finanzieri con residenze nei paradisi fiscali - ha commentato invece il delegato Pd Stefano Fassina all telecamere di Skytg24 - Mi stupisce sempre l'abilità del presidente del consiglio di evitare il merito dei problemi e di fare discorsi generici alla ricerca di nemici da dare in pasto all'opinione pubblica". ""Noi vogliamo correggere i provvedimenti del governo che non vanno a ridurre la precarietà - ha concluso Fassina - non abbiamo altri obiettivi. Se il presidente li ha è un problema per tutto il Pd non solo per la minoranza".
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