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Attualità venerdì 26 giugno 2015 ore 14:45

La primavera delle aziende pubbliche

Secondo un'indagine Cispel-Unioncamere, nel 2014 le imprese che erogano servizi pubblici hanno visto fatturati, investimenti e occupazione in crescita



FIRENZE — Non sempre pubblico è sinonimo di malgestito, come dimostrano le aziende che erogano servizi pubblici e che nel 2014 hanno realizzato performance di tutto rispetto, come dimostrano i dati contenuti nello studio realizzato da Unioncamere e Confservizi Cispel Toscana, che hanno preso in considerazione le aziende pubbliche medio grandi, con almeno 50 addetti.

Primo dato, quello sui fatturati: il 52% delle imprese intervistato ha visto crescere il proprio volume d'affari, rimasti uguali per il 21,5% delle aziende e in calo per il restante 26,5%. Male solo le aziende del gas, anche a causa dell'inverno mite di quest'anno. Il comparto dei rifiuti è invece tornato in positivo (+1,5%) dopo la battuta d’arresto del 2013 (-1,8%) mentre, per l’idrico si registra un’espansione poco superiore al punto percentuale, in frenata rispetto agli ottimi risultati con cui aveva chiuso il 2012 (+3,9%) ed il 2013 (+5,2%). In crescita anche i trasporti pubblici locali (+0,9%).

Secondo capitolo, quello degli investimenti: nel 2014 gli imprenditori hanno investito circa 376 milioni di euro, in crescita del 5,0% rispetto al 2013. merito soprattutto delle aziende di trasporto che hanno investito il 97% delle risorse in nuovi mezzi.

Infine, il nodo dell'occupazione. Dopo 3 anni di dati negativi, con la performance peggiore registrata nel 2013 quando il numero di occupati è sceso dell'1,7%, il 2014 è stato l'anno del rimbalzo, con un +0,2%.

"I servizi pubblici locali  - ha sottolineato il direttore del Cispel, Alfredo De Girolamo - si confermano in Toscana un comparto solido e capace di reggere nella fase di crisi, garantendo qualità dei servizi, conti in ordine, grandi investimenti e soprattutto tenuta complessiva dell'occupazione, fatta di contratti stabili e qualificati anche prima del Jobs Act. Un settore quindi che può e deve essere chiamato in questi anni di ripresa economica a svolgere un ancora più impegnativo ruolo di motore dello sviluppo economico regionale”.

Dello stesso tenore il commento di Andrea Sereni. "Il nostro auspicio - ha detto il numero uno di Unioncamere Toscana - è quindi che il riordino della materia dei servizi pubblici locali, che si preannuncia effettivo a livello nazionale entro la fine dell’anno, possa creare i presupposti perché queste aziende locali siano ancora più produttive, sullo sfondo di un quadro normativo snellito e chiaro, rinforzando quel ruolo fondamentale che ad oggi ricoprono nell’attivazione di nuova occupazione e di investimenti".


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