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Arte sabato 21 febbraio 2015 ore 12:13
La scultura nell'età di Donatello a New York
Fino al 14 giugno, mel Museo di arte biblica, la prima mostra di sculture monumentali provenienti dalla cattedrale di Santa Maria del Fiore
NEW YORK — L'eccezionale esposizione, curata da Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera, e da Daniel Zolli, studioso di Donatello, è stata organizzata dal Mobia in collaborazione con l'Opera del Duomo di Firenze e e il suo museo.
Complessivamente sono 23 le sculture monumentali di Donatello, Filippo Brunelleschi, Luca della Robbia, Nanni di Banco e di altri artisti al centro della mostra, intitolata Sculpture in the Age of Donatello: Renaissance Masterpieces from Florence Cathedrale. Furono tutte realizzate per il Duomo di Firenze tra il 1400 e il 1450, secondo il progetto originale dell'architetto e scultore Arnolfo di Cambio, solo parzialmente completato. Fu durante questo mezzo secolo che fu costruita la gigantesca cupola del Duomo, progettata da Filippo Brunelleschi.
“La Scultura all’epoca di Donatello segna un momento di trasformazione nello sviluppo del Mobia e una notevole opportunità per New York ed il pubblico nazionale - ha spiegato Richard P. Townsend, direttore del Museo di arte biblica - Come istituzione impegnata ad indagare l'influenza profonda e duratura della Bibbia sugli artisti di tutto il tempo, il Mobia è singolarmente adatto a presentare queste opere coinvolgendo l’intera gamma dei loro contesti storici, spirituali ed artistici”.
“L'Opera è impegnata a mettere in evidenza sia il significato storico che religioso dei capolavori del proprio museo e questo ha reso il Mobia un partner ideale - ha commentato invece Franco Lucchesi, presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore - La maggior parte di queste opere non hanno mai lasciato l'Italia ed è improbabile che si potrà mai ripetere questo viaggio. Ci auguriamo quindi che questa mostra servirà come ambasciatrice per riscoprire l'esperienza del sentimento religioso attraverso l'arte, e ad approfondire la comprensione di un momento della storia della nostra città che ha influenzato profondamente la cultura occidentale”.
Fra le principali opere in mostra ci sono l’Evangelista Giovanni di Donatello, una monumentale figura di marmo, del peso di 1.600 pounds scolpita per la facciata del Duomo tra il 1408 ed il 1415. Fu da ispirazione per il Mosè di Michelangelo un secolo dopo; l’Evangelista Luca di Nanni di Banco, il compagno dell'Evangelista Giovanni, che originariamente affiancava sul lato sinistro dell’accesso principale alla cattedrale e che rappresentava un contrappunto alla statua di Donatello. Il profeta Abacuc (Lo Zuccone ) sempre di Donatello, una delle sculture più celebri dell'artista, realizzato per riempire una delle nicchie alte del campanile del Duomo. Questo lavoro è stato scolpito poco dopo la prematura morte di Nanni di Banco nel 1422, e a quel punto Donatello divenne l'unico grande scultore di marmo a Firenze; il modello in legno della Cupola del Duomo di Firenze di Filippo Brunelleschi, progettato per la sua presentazione alla commissione dei lavori della cattedrale. E' alto quattro piedi e può essere aperto per illustrare l’immenso volume che creerebbe la cupola; le Teste in bronzo della Cantoria, di Donatello e Michelozzo, recentemente restaurate e create per la cantoria, o pergamo per i musicisti, che Donatello aveva precedentemente realizzato per la cattedrale nel 1430. Le teste al Mobia sono state posizionate per la prima volta in modo da agevolare una visione ravvicinata; la Filosofia (Platone e Aristotele, o Logica e Dialettica o Filosofia) di Luca della Robbia, uno dei quattro rilievi esagonali creati per decorare l'esterno del Campanile della Cattedrale. Luca della Robbia fu incaricato di completare una serie di rilievi che raccontavano le arti umane e i mestieri. Le opere selezionate per Nes York si concentrano su attività intellettuali e creative, piuttosto che su soggetti religiosi, riflettendo l'impatto del periodo dell'Umanesimo, durante il quale sono stati creati.
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