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Cronaca martedì 13 marzo 2018 ore 18:45

Opere Av, arrestato il presidente di Condotte

Foto Condotte.com

E' la società che dovrebbe costruire la stazione e il tunnel Av di Firenze. L'arresto nell'ambito di un'inchiesta su una presunta tangente in Sicilia



FIRENZE — Ruotano intorno a una presunta tangente versata per aggiudicarsi tre lotti della nuova autostrada fra Siracusa e Gela le indagini che hanno portato in carcere due imprenditori e ai domiciliari altre quattro persone fra cui Duccio Astaldi, il presidente del consiglio di gestione Condotte spa, l'azienda capofila nel superappalto per le opere strategiche dell'alta velocità ferroviaria di Firenze ovvero la nuova stazione sotterranea di via Circondaria e il tunnel fra Campo di Marte e Rifredi.

"Rete ferroviaria italiana sta seguendo con attenzione le vicende che interessano Condotte - hanno commentato in una nota i vertici di Ferrovie - auspicando che non abbiano ripercussioni sui cantieri attivi. RFI valuterà, sulla base degli sviluppi della situazione, le azioni opportune per garantire la continnuità dei cantieri".

Il Comitato No tunnel Tav si è detto sconcertato della notizia.

"Una farsa o una tragedia? - scrive il Comitato in una nota - L'arresto di Astaldi va ad aggiungersi alle altre due inchieste della magistratura sul progetto fiorentino che hanno sollevato il velo su uno spettacolo vergognoso". 

"Tutti vogliono dimenticare che i lavori dovevano essere conclusi nel 2013, che i costi si sono moltiplicati e ormai sono sull'ordine del miliardo di euro - si legge ancora nella nota - Non c'è che dire, un'opera strategica ma non per Firenze. Noi possiamo dimenticare i proclami trionfali dei mesi scorsi del viceminstro Riccardo Nencini, degli assessori ai trasporti della Regione e del Comune Vincenzo Ceccarelli e Stefano Giorgetti, del presidente della Regione Enrico Rossi, secondo i quali i lavori di scavo sarebbero iniziati nel febbraio scorso. Adesso siamo a marzo ma nessuno dice di essersi sbagliato".

Anche i consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti hanno criticato "il silenzio" di sindaci e amministratori regionali: non più tardi di un mese fa la società Condotte si è vista assegnare in via provvisoria l'appalto per il terzo lotto del nuovo ospedale di Cisanello pur avendo presentato istanza di concordato preventivo al tribunale di Roma. Istanza accolta all'inizio del 2018. 

"L’arresto del presidente di Condotte, Duccio Astaldi getta nuove ombre su alcune delle grandi opere ferme o in attesa dii essere avviate in Toscana, in particolare il nodo alta velocità di Firenze e il maxi lotto per l’ospedale di Pisa, appalto da quasi mezzo miliardo di euro - dichiarano in una nota Sarti e Fattori - In Toscana continua l’assordante silenzio dei sindaci di Pisa e di Firenze, e del presidente, Enrico Rossi, sulla situazione di Condotte, disastrosa tanto da un punto di vista finanziario, quanto di trasparenza.

"Non si capisce quali possano essere le garanzie finanziarie di una società sull’orlo del fallimento - proseguono Fattori e Sarti - Per il nodo fiorentino della Tav piove sul bagnato, visto che Nodavia, società controllata di Condotte, già nella relazione di gestione allegata al bilancio 2016 ha ammesso che non ci sarebbero le coperture assicurative per gli eventuali danni collaterali alla realizzazione dell’opera".

"Ma a preoccupare ancora di più è l’aspetto della trasparenza e della legalità - continuano i consiglieri di Sì Toscana - Già in tempi non sospetti avevamo posto seri dubbi sulla assegnazione a Condotte del lavori del People Mover, un'opera inutile e costosissima, la cui realizzazione è stata anch'essa travolta da una inchiesta che vede coinvolti i vertici della stessa società. Non si può più fare finta di nulla e girarsi dall'altra parte. Noi non lo abbiamo fatto e continueremo a porre sia in consiglio comunale sia in consiglio regionale il tema della legalità e della trasparenza nella assegna degli appalti".

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