Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 20:00 METEO:FIRENZE16°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
25 Aprile: da Schlein a Calenda, le voci del corteo di Milano

Cronaca mercoledì 17 maggio 2023 ore 18:50

Adesca una bimba sui social fingendosi amico di famiglia

pedofilo

Mesi di conversazioni sempre più esplicite, poi anche appostamenti davanti a scuola della piccola. La mamma ha scoperto tutto, lui è stato arrestato



PROVINCIA DI LIVORNO — L'adescamento tramite i social fingendosi amico di famiglia, le richieste di appuntamento, i contenuti a sfondo sessuale sempre più espliciti, gli appostamenti davanti alla palestra della scuola: nel mirino era finita una bambina di 11 anni, e ora per quei fatti la polizia di Stato di Livorno ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di 47 anni condannato per i reati di adescamento di minori e minaccia.

I fatti risalgono al 2019, quando l'uomo era già stato identificato e indagato dalla squadra mobile per aver adescato la bimba sui social network, intrattenendo con lei colloqui e contatti anche con l’invio di foto a sfondo sessuale.

Era stata la mamma della piccola a trovare sul telefono della figlia una di queste conversazioni. A quel punto la bambina aveva raccontato dei numerosi e ripetuti contatti e richieste dell’uomo che aveva conquistato la sua fiducia dicendosi amico del padre.

Le conversazioni, durate per circa due mesi, si erano fatte sempre più esplicite e sempre più rivolte ad aspetti riguardanti la sfera sessuale. L’uomo aveva cercato di incontrare la bambina per strada, cercando di darle un appuntamento e chiedendole con insistenza di andare in un posto appartato.

La madre aveva sporto denuncia, ma successivamente l’uomo si era recato di nascosto nei pressi della palestra della scuola frequentata dalla minore, osservandola da lontano e facendo in modo che la piccola lo notasse e lo riconoscesse mentre, con le compagne di classe, entrava negli spogliatoi della struttura.

Già allora il 47enne era stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per oltre un anno, ed era stato condannato in primo grado ed in appello alla reclusione di anni 2, mesi 4 e giorni 20, oltre alle pene accessorie ed alle misura di sicurezza del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano contatto con i minori.

La sentenza è diventata definitiva alcuni giorni fa e gli investigatori della squadra mobile lo hanno rintracciato e condotto nel carcere livornese delle Sughere dove dovrà scontare la pena residua.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno