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sabato 27 aprile 2024

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Mangia la cacca e ridi

di - domenica 28 gennaio 2024 ore 00:05

Dolcetti coreani a forma di cacca
Foto Blue Lama

I sudcoreani sono una popolazione ad alto tasso di ironia e la manifestano nei contesti più diversi. 

Un esempio significativo sono i dolcetti al cioccolato di una nota catena di pasticcerie: hanno la forma di mucchietti di cacca dall'espressione sorridente e in ogni negozio è allestito un finto gabinetto. Così, in allegria.

In quell'angolino c'è tutto: un mini-water, ovviamente ricolmo, un mini-orinatoio e altri dettagli volutamente disgustosi, a partire dalla mascotte, un ometto raffreddato con gli occhi pesti, il moccio che gli cola dal naso e un filo di bava sul labbro inferiore.

Impossibile acquistare e addentare le cacche al cioccolato senza mettersi a ridere.

Suscita emozioni ben più aggraziate un'altra creazione della fantasia pasticcera sudcoreana: il gelato a forma di rosa

Per mettere insieme il fiore, i gelatai ci mettono dai tre ai quattro minuti a cono (contro i 20-30 secondi al massimo dei colleghi italiani). E spesso devono ripetere l'operazione perchè i petali si sfaldano e bisogna ricominciare da capo. Quindi davanti al bancone c'è sempre una fila lunghissima di avventori ma la sculturina finale è talmente bella che tutti aspettano con pazienza il proprio turno, fra piccoli "ohhh" di soddisfazione ad ogni rosa di gelato portata felicemente a compimento.

A onor di cronaca peró la leccornia piú gettonata sono i pancake a forma di moneta da 10 won che vedete qui sotto. Sono ripieni di un formaggio filante che i sudcoreani chiamano, guarda un po', mozzarella ma l'impasto della cialda è dolce, anche troppo. I sudcoreani li adorano.

Rimanendo in tema di cibo e di ironia, a questo punto non posso non parlarvi della scala contacalorie. L'ho vista nella Dmz, una fascia di territorio fra la Corea del Nord e la Corea del Sud che viene definita demilitarizzata ma è uno dei luoghi del mondo più ad alto rischio di bombardamenti. Vi ho già parlato in un altro articolo delle stranezze di questo posto (lo trovate cliccando qui), fra cui la Gondola della pace, la cabinovia che scavalca la Dmz.

La cabinovia Gondola della pace - foto Blue Lama

La cabinovia che scavalca la DMZ - Foto Blue Lama

Aggiungo adesso un'altra curiosità. Per arrivare alle cabine della Gondola della Pace bisogna salire otto rampe di una scala esterna, con 19 scalini per ogni rampa. E su ogni scalino è affissa la curiosa indicazione di quante calorie si stanno consumando durante la scalata, gradino per gradino, con i numeri in crescendo.

La scala contacalorie

La scala contacalorie - foto Blue Lama

Ho così scoperto che, per ogni scalino alto una dozzina di centimetri, si consumano 0,15 calorie, quindi per ogni rampa 2,85; moltiplicato per otto rampe sono poco meno di 23 calorie da bruciare per arrivare in cima.

Considerando che una porzione di qualunque dolciume coreano contiene almeno 250 calorie, o si salgono tutte e otto le rampe almeno una decina di volte oppure l'esercizio fisico non basta neppure per smaltire la prima cucchiaiata degli enormi e densissimi frappè venduti al piano terreno della cabinovia.

Una grossa coppa di gelato - foto Blue Lama

foto Blue Lama

Ma se qualcuno ha messo quei cartelli, evidentemente li ha ritenuti utili. In questo luogo dove si vive con le armi nucleari del leader nordcoreano Kim Jong-un puntate addosso, prendiamolo per un ironico invito a mantenersi in forma nonostante tutto.

Bluelama23@gmail.com

foto Blue Lama